
Niente fischi stavolta, scatta l’indifferenza e un timido coro della curva. Nel pre-gara l’attacco a Pradè
A volte la (quasi) indifferenza fa più male della contestazione. Ma certifica comunque uno stato d’animo ben preciso del tifo. Chi si aspettava una salva di fischi al termine della gara, quando la squadra si è avvicinata alla curva, è rimasto spiazzato. Il settore più caldo del tifo si è limitato a un tenue “forza ragazzi” che si è ben presto disperso, soppiantato da una ben più rumorosa presa di posizione contro tifosi giallorossi e la loro stirpe. Così, mesto, il gruppo viola ha girato i tacchetti ed è tomato verso l’imbocco dello spogliatoio, a testa bassa, scrive La Nazione.
“VIA PRADE'”. In altre occasioni le manifestazioni di insofferenza sono state ben peggiori, verbalmente violente. Meglio così, si potrebbe obiettare, eppure questo ‘silenzio’ è l’aspetto più negativo del pomeriggio viola. Ma l’umore del tifo più caldo viola si era capito prima della partita quando la Fiesole aveva distribuito un volantino con un messaggio chiaro e con toni ‘minacciosi’ con due destinatari precisi: il presidente Commisso, invitato a «cacciare» il direttore sportivo Pradè, reo di essere lui il «responsabile del caos sportivo».

Di
Redazione LaViola.it