CorFio – Fiorentina-Como è anche Fagioli contro Paz. Due opposti al centro

Fiorentina e Como si affidano sui loro talenti più brillanti. Ma se l’argentino sta già brillando, l’italiano deve ancora trovare la sua dimensione

Vivono momenti diversi, se non opposti. Come diversi sono anche i ruoli e i compiti che svolgono in campo. Eppure, tra le pieghe di Fiorentina-Como, già una sorta di primo spartiacque della stagione viola, c’è anche e soprattutto una sfida nella sfida tra Nicolò Fagioli e Nico Paz. Il centrocampista viola e il trequartista argentino (ma originario di Santa Cruz de Tenerife) sono i due volti di Fiorentina e Como, che si ritrovano al Franchi sette mesi dopo l’ultima volta, quando fu il sudamericano a siglare il gol del definitivo 2-0 a favore della squadra di Fabregas. Così scrive il Corriere Fiorentino.

TALENTI A CONFRONTO. Fagioli è atteso spasmodicamente da tutto l’ambiente gigliato, dopo che il suo riscatto dalla Juventus era diventato ufficiale con la qualificazione in Conference League. Paz è diventato in fretta il simbolo delle ambizioni coltivate sulle sponde del lago di Como. Con 2 gol e 3 assist nelle prime 3 giornate di campionato ha già dato prova di quanto di buono è stato detto sul suo conto nel corso della passata stagione, quando i gol complessivi furono 6, conditi da 9 assist. D’altronde il Como ha dovuto accettare più di una condizione dal Real Madrid per potersi assicurare le sue prestazioni anche in questa stagione. Il club madrileno può vantare una clausola di recompra a suo favore, spalmata su 3 finestre di trattative. Se i 9 milioni pattuiti entro il 30 giugno 2025 sono già il passato, i 10 da versare entro il 2026, o gli 11 entro il 2027, confermano quanto ancora a Madrid sia apprezzato il calciatore, sul quale il Real mantiene anche il 50% sulla futura rivendita ad altre squadre (oltre alla possibilità di pareggiare le offerte in questione). Insomma, almeno per il momento, pare proprio che la scommessa fatta dai lariani nell’agosto del 2024 (dopo che anche l’allora dt viola Burdisso aveva segnalato il suo nome, salvo incassare il rifiuto del Real Madrid) per un esborso pari a 6 milioni di euro sia già stata vinta, a differenza di quanto sta avvenendo a Firenze con Fagioli. Inseguito a lungo nell’ultima finestra di trattative invernali, il centrocampista considerato un predestinato anche grazie all’investitura di Allegri avvenuta ai tempi delle giovanili bianconere ha convinto solo a tratti nel girone di ritorno dello scorso campionato. Viene inoltre da un’estate in cui l’adattamento al ruolo di regista (voluto da Pioli) non ha propriamente avuto esito positivo. Le prestazioni anonime di Fagioli spiegano bene l’avvio stentato della squadra, culminato con la sconfitta al Franchi contro il Napoli. Oggi se ne parla come di un giocatore in difficoltà, fisica e psicologica, ma pure di un patrimonio tecnico del quale il centrocampo viola non può fare a meno.

DI NUOVO MEZZALA. Domenica, probabilmente, Fagioli farà ritorno a compiti più strettamente da mezzala, con Nicolussi Caviglia promosso a nuovo regista: un modo per alleggerire le pressioni e le aspettative nei suoi confronti, e magari ritrovare quel talento di centrocampo sul quale la Fiorentina ha deciso d’investire quasi 20 milioni. Già, perché a prescindere dai pericoli offensivi che potrà portare Nico Paz – l’anno scorso batté De Gea sotto la Ferrovia, con uno splendido tiro rimbalzato sul palo e finito in rete – è anche e soprattutto sul piano del gioco che la Fiorentina dovrà dimostrare di non aver nulla da invidiare al giovane Como, da molti considerato come forza emergente del campionato e per questo destinato a rivestire pure un ruolo importante nella corsa all’Europa. Per riuscirci, prima di tutto, Pioli si augura di ritrovare idee e fantasia di un Fagioli ancora troppo timido e lontano parente di quel talento che solo pochi anni fa aveva superato indenne il grande salto dalle giovanili alla Juventus arrivando fino alla Nazionale di Luciano Spalletti.