
Mercato chiuso, rosa definita: ora tocca al tecnico dare una forma, un senso e soprattutto un’identità alla squadra
La Fiorentina è fatta: a mercato finito la rosa a disposizione di Stefano Pioli è stata delineata. Sicuramente, almeno stavolta, il presidente Commisso ha deciso di investire tanto sul mercato. Basterà per alzare l’asticella ed entrare nel campionato delle big? Solo la stagione potrà dirlo.
Intanto il primo passaggio dovrà esser quello di dare un senso a questa rosa, di creare una squadra, un’identità e una visione all’interno del gruppo viola. Compito interamente deputato a Stefano Pioli.
Il tecnico arrivato a Firenze per vincere, e pagato a suon di milioni di ingaggio, ora dovrà dimostrare il suo valore. Toccherà a lui mettere in campo la squadra, trovare il modulo giusto e soprattutto dare un’anima a questa Fiorentina.
Nelle prime uscite stagionali, con tutti gli alibi possibili, la Fiorentina non è stata né bella né convincente. Da dopo la sosta non si scherza più, il calendario impone da subito un cambio di marcia per la squadra viola.
Forse due settimane, e senza 8 nazionali, non basteranno per dare un’identità alla Fiorentina ma il compito di Pioli è soprattutto questo. Uscire dalla sosta e cominciare la nuova parte di stagione con un’identità chiara, un gioco riconoscibile, moderno, offensivo: insomma tutto quello che nella passata stagione non abbiamo visto.
La rosa c’è ed è interessante, con qualche lacuna certo, ma interessante
C’è tanta curiosità intorno alla scelta del modulo, specie sul centrocampo (a due o a tre), mentre la difesa e gli esterni sono già delineati. Sicuramente vedremo molto spesso Nicolussi Caviglia, l’unico vero regista della Fiorentina, e sarà interessante capire se Pioli lo metterà in una linea a due (con Sohm o Fagioli?) o a tre con entrambi i giocatori appena citati.
Per fare una stagione ambiziosa, in lotta con le big per posizioni prestigiose in campionato, servirà una Fiorentina convincente, determinata e capace di imporre il proprio gioco. Ora la palla passa a Pioli, a lui il compito di trasformare questo insieme di giocatori in una squadra vincente.

Di
Francesco Zei