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Condò sul CorSera: “Voto 7 al mercato viola, pieno di idee che Pioli dovrà concretizzare”

I voti al mercato delle italiane: guida il Napoli con 8, poi il Como 7,5. Roma 6,5, non sufficiente il Bologna

Sul Corriere della Sera i voti al mercato da parte di Paolo Condò. All’Inter un 6+: “Marotta e Ausilio avevano tre obiettivi. Migliorare l’attacco, e il compito non difficile è stato eseguito; diminuire l’età media, e si poteva fare qualcosa di meglio (Akanji migliora Pavard, ma non all’anagrafe); trovare chi sappia saltare l’uomo, e su Lookman la sensazione è che ci si sia spaventati un po’ troppo presto della faccia feroce dell’Atalanta. Nelle pieghe dell’affare Zalewski, qualcosa ci si poteva inventare”.

ZONA EUROPA. “Meglio ha fatto la Juve (7), costretta a resettare in corsa la sua strategia una volta appurata l’impossibilità di cedere Vlahovic, a differenza di Douglas e Nico. Con Openda e Zhegrova l’ultimo giorno, più David da subito, ha costruito un reparto avanzato di spessore. Un difensore centrale forte in più non avrebbe guastato. Il Napoli sale da 7,5 a 8 perché alla conquista del miglior svincolato in circolazione (De Bruyne) e al sensibile allargamento qualitativo della rosa, ha aggiunto il blitz su Hojlund per rimediare alla perdita di Lukaku: mossa che non vale solo per l’immediato, ma prefigura il futuro del ruolo”. “Un 7,5 va assegnato al Como, che ha più soldi degli altri e soprattutto li spende — in controtendenza rispetto al resto d’Italia — per talenti giovani (solo Morata ha passato i 30) come fanno in Europa il Psg o il Chelsea: da Ramon a Rodriguez, da Kuhn a Baturina, il mosaico complessivo promette qualità. Se ci aggiungete la permanenza di Nico Paz, in serie A almeno per un altro anno, la prospettiva resta ambiziosa”. “Il mercato più difficile da giudicare è quello del Milan perché in tre mesi ce ne sono stati diversi, e lo scivolone con la Cremonese ha rimescolato le carte. Il 6 ci sta, per aumentarlo occorrono verifiche”.

VIOLA. “Senza voto per ovvi motivi la Lazio, la Roma vale un 6,5 per come si è liberata di un po’ di fuffa sostituendola con giocatori veri come Wesley e Ferguson. Peccato che l’ultimo giorno nessuno degli affari in forno sia stato concluso. Restando in zona europea l’Atalanta (6) fedele al suo gioco ha sostituito uomo su uomo: Krstovic per Retegui e Zalewski per Ruggeri, mentre non si è capito dove porterà l’impuntatura su Lookman. Ci aspettavamo di più dal Bologna (6-), che per il secondo anno consecutivo ha ceduto i pezzi migliori: Sartori è un totem, Heggem per Beukema pare adeguato, Rowe per Ndoye vedremo, perché il bilancio sia positivo occorre che Immobile e Bernardeschi siano almeno vicini a quelli di un tempo. Viceversa il mercato della Fiorentina, da Piccoli e Dzeko a Fazzini e Nicolussi, è pieno di idee (7) che Pioli dovrà concretizzare“.

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