
Secondo il quotidiano Pioli non rinuncerà al bosniaco contro il coetaneo Pisacane: sarà davanti con Gud e Kean
Comincia il campionato, torna Dzeko. Titolare, scrive Il Corriere dello Sport – Stadio. «Ho deciso di schierare Ndour dopo aver studiato e visto le caratteristiche del Polissya». Così Stefano Pioli dopo l’andata dei playoff di Conference giovedì a Presov e magari, altro motivo della scelta, per non “costringere” l’attaccante bosniaco a disputare due partite di fila nel giro di meno di settantadue ore e adesso tutto lascia pensare possano diventare tre per la squalifica di Kean in Europa, anche se lui non ne vorrebbe saltare nemmeno una per mentalità come dimostrano le cinquantatré (sì, 53) presenze nella stagione passata al Fenerbahce in ben quattro competizioni. E mettendo insieme il peso specifico della squadra ucraina con quello del Cagliari, non c’è stato dubbio contro quale delle due rinunciare a Dzeko almeno all’inizio. Ma in Sardegna no: c’è dal primo minuto.
TRIDENTE SUPER. Sarà l’ex Roma ed Inter ad affiancare Kean là davanti con Gudmundsson alle spalle nella versione più pura del tridente di fronte ai rossoblù del coetaneo (di Edin) Pisacane: 17 marzo 1986 la data di nascita del bosniaco, 28 gennaio 1986 quella del debuttante tecnico napoletano. Quattro volte si sono incrociati in campo da avversari, uno alla Roma e l’altro proprio al Cagliari, con l’attuale numero 9 viola che si è preso tre vittorie e un pareggio segnando anche un gol decisivo. Pioli è uno che sta attento a tutto ma proprio tutto, e se aveva bisogno di un motivo in più (e non ce l’aveva) per schierare Dzeko oggi, l’ha trovato nel bilancio nettamente favorevole dell’attaccante sul Cagliari: sei vittorie e due pareggi in otto confronti.
QUOTA MILLE. Dzeko ha un traguardo personale all’orizzonte: le 1000 presenze in carriera. E’ a 979 tra Zeljeznicar (1), Teplice (45), Wolfsburg (142), Manchester City (189), Roma (260), Inter (101), Fenerbahce (99) e Nazionale bosniaca (141), quindi ora gliene mancano 21 per fare mille. E 437 sono i gol in queste 979 partite: perché Edin Dzeko è uno a cui piace fare le cose per bene.

Di
Redazione LaViola.it