
La squadra di Pioli da martedì riprenderà la preparazione, giovedì l’ultima amichevole al Viola Park contro la nazionale universitaria giapponese
La Fiorentina è rientrata in serata dall’Inghilterra. Adesso per i ragazzi di Pioli due giorni di relax e la ripresa fissata per martedì al Viola Park, quando comincerà l’ultima fase della preparazione viola. Buono il test di Manchester e poco importa la sconfitta ai rigori a causa dell’errore di Parisi dal dischetto. La squadra viola ha tenuto bene il campo contro avversari ormai già pronti al debutto in Premier League nel prossimo weekend. Indicazioni positive da diversi singoli. Pongracic piace per il piglio col quale guida la difesa, Fagioli è sembrato in netta crescita e Sohm si è subito inserito molto bene nel contesto tattico nonostante i due soli allenamenti in gruppo.
Non mancano le cose da migliorare. Di certo l’intesa del tridente, anche se Pioli nel dopo gara ha aperto all’inserimento di un centrocampista in più. Ipotesi che in questo momento sembrerebbe lasciarsi preferire visto il ritardo di condizione di Dzeko e una posizione ancora da trovare in campo per Gudmundsson. Sulla carta trequartista, in realtà all’islandese vengono chiesti compiti difensivi in fase di non possesso ai quali non è abituato. Ed è chiaro che sprecando energie a rincorrere risulti poco presente nei sedici metri avversari. Restano però tutte situazioni da valutare e soppesare. Davanti Kean sembra il solito leone in gabbia a caccia del gol. E questa è una buona notizia.
Parallelamente andrà avanti il mercato. La Fiorentina ha drizzato le antenne perché si sono intensificati i rumors intorno a Comuzzo, finito nel mirino del Milan per sostituire Thiaw in direzione Newcastle. Commisso a gennaio fece muro in seguito all’offerta del Napoli (circa 35 milioni), adesso è da capire quale possa essere la posizione viola di fronte a un’eventuale nuova proposta. In bilico anche Mandragora. La settimana nuova sarà decisiva per il rinnovo. Le parti si aggiorneranno per capire se potranno venirsi incontro. Volontà chiara di entrambi di stringersi la mano, ballano circa 300.000 euro tra domanda e offerta. Dovesse consumarsi lo strappo Pradè dovrebbe tornare con forza anche sul mercato dei centrocampisti.

Di
Alessandro Latini