
L’islandese lavora a parte per evitare ricadute: pronto per i playoff di Conference e la prima di campionato
Le assenze di Albert Gudmundsson nelle amichevoli contro Grosseto e Carrarese, unite agli allenamenti individuali, avevano sollevato dubbi e sospetti. In realtà – come sottolinea la Repubblica-Firenze -, nulla di preoccupante: si tratta di un programma personalizzato, studiato dallo staff sanitario della Fiorentina per evitare nuovi problemi fisici al fantasista islandese.
Obiettivo: evitare gli errori del passato
Lo scorso anno, arrivato dal Genoa senza una preparazione completa e già acciaccato, Gudmundsson ha faticato a entrare in condizione. Tra infortuni muscolari e gestione fisica complicata, ha saltato 14 partite in viola (18 se si contano anche le ultime in Liguria). Ora il club vuole evitare ricadute: da qui al 21 agosto (playoff di Conference League) e al 24 agosto (debutto in Serie A contro il Cagliari), alternerà sedute con il gruppo a lavori mirati individuali.
Pioli punta forte su Gud
Stefano Pioli crede molto in Gudmundsson, lo ha voluto fortemente e lo considera un giocatore chiave del progetto. L’islandese sarà impiegato in più ruoli – da trequartista a mezzala, fino a regista offensivo – per sfruttarne la tecnica, la visione e la capacità di creare superiorità. Fondamentale però sarà la condizione fisica, per cui è stato avviato un programma muscolare preventivo, dato che il numero 7 viola, pur essendo leggero e rapido, necessita di una base atletica solida.

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Redazione LaViola.it