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In attesa del colpo in mediana la Fiorentina è già migliore (di se stessa e di alcune competitors)

Pioli e Kean Fiorentina

La Fiorentina fa passi in avanti nella ricerca del salto di qualità nelle gerarchie della Serie A e non soltanto

Premessa: i soldi nel calcio contano, ma non sono tutto. Si può vincere anche spendendo meno di altri, a volte molto meno, ma facendolo meglio. Il Napoli e l’Atalanta sono gli esempi in Italia. Poi c’è la Fiorentina che, salvo scossoni, ripartirà da un sesto posto ottenuto l’anno scorso potendo contare sulla quasi integrale conferma della rosa del passato campionato e su importanti miglioramenti. In senso relativo, ma anche assoluto.

Stando al relativo, cioè guardando esclusivamente in casa propria, già col cambio di guida tecnica la Fiorentina passerà dall’avere in panchina un allenatore da 73 panchine tra i professionisti com’era Palladino quando venne ingaggiato, ad uno che solamente in Serie A ne ha messe a referto 493, oltre a 59 panchine tra Champions League ed Europa League (a 0, com’era Palladino) come Pioli. Per quanto non ci sia la riprova, assieme alle tante cose positive fatte da Italiano e Palladino, non c’è dubbio che la Fiorentina abbia pagato l’inesperienza dell’uno e dell’altro. Non sarà stata solamente e integralmente colpa di Italiano se sono arrivate tre sconfitte in altrettante finali, così come non sono da attribuire tutte a Palladino le ‘colpe’ di non essere riuscito ad andare oltre la dimensione di una Fiorentina da Conference. Ma, diciamo così, alcune situazioni delle precedenti stagioni potevano essere gestite meglio, magari avendo un po’ di esperienza in più. Cosa su cui la Fiorentina potrà contare, quest’anno, con Pioli.

Poi c’è il senso assoluto: Pioli è tra i 4 allenatori che inizieranno la Serie A potendo vantare la vittoria di uno Scudetto. Gli altri sono Allegri, Sarri e Conte. Nel discorso assoluto, inoltre, va considerato lo status del tecnico viola: Pioli, coi suoi 3 milioni d’ingaggio, è il quarto allenatore più pagato della Serie A, dopo Conte, Allegri e Gasperini. Più o meno lo stesso percepiranno Italiano e Tudor.

Se si guarda ai singoli, De Gea è stato nominato nella top 3 dei portieri migliori della Serie A 2024-2025. I dati oggettivi parlano per lui, basti considerare gli xG con cui la Fiorentina ha concluso la passata annata, ovvero -7,97 (secondo i calcolatori avrebbe dovuto incassare 8 reti in più in base alle occasioni concesse).

Certo, mancano le geometrie di Adli e Cataldi, tanto che è proprio in mezzo al campo che la Fiorentina dovrà fare qualcosa di importante in entrata. Poter avere una rosa già rodata, piuttosto che assemblata in corsa tra mille rivoluzioni come accaduto l’anno scorso, potrebbe fare la differenza.

Ancora singoli. Moise Kean ha chiuso al secondo posto la scorsa classifica cannonieri di Serie A. Chi ha fatto meglio non giocherà in Italia l’anno prossimo, ovvero Retegui. Uno dei portali più accreditati per le valutazioni economiche del mondo del calcio è il CIES. Nel report di pochi giorni fa, Kean si colloca nella top30 dei giocatori più ‘preziosi’ del mondo.

La punta della Fiorentina, infatti, ha un valore stimato che può oscillare tra i 64-74 milioni di euro.  Gli unici calciatori della Serie A più preziosi di lui sono Lautaro e Yldiz, visto che Retegui è passato all’Al-Qadsiah.

Anche in questo caso, dunque, valori relativi che si intrecciano con quelli assoluti. Tutto sommato c’è di che ben sperare, salvo scossoni (permanenze di Kean e Dodo su tutti) e con la necessità di rinforzare la mediana (magari Kessie), ovviamente.

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