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Ranieri, da Pioli a… Pioli. Un capitano ‘fatto in casa’, la fascia del riscatto

Strada tortuosa per il difensore viola, ‘ripescato’ da Italiano e promosso a capitano da Palladino. Pioli gli ha confermato la fiducia

C’è voluto un triennio per scalare le gerarchie del gruppo e diventare un leader, adesso però, a 26 anni, Luca Ranieri si gode i frutti del proprio lavoro. Fresco di conferma della fascia da capitano da parte di Pioli, il difensore è reduce da un’estate di soddisfazioni, professionali e umane. Così scrive il Corriere Fiorentino.

DA PIOLI… A PIOLI. Dopo l’esordio in maglia azzurra vive la gioia di una famiglia destinata ad allargarsi dopo che la fidanzata Camilla, a giugno, ha annunciato l’arrivo di un’altra figlia, e intanto lavora al Viola Park per consolidare un ruolo diventato ormai centrale nella difesa viola. Sono passati esattamente tre anni da quando, nel ritiro di Moena, il primo con Italiano, Ranieri si ritrovò catapultato nel gruppo dei titolari per esigenze di liste e i problemi di Nastasic, lui che pareva essere (di nuovo) di passaggio dopo tutta la trafila nelle giovanili. Storia strana insomma, cominciata quando proprio Pioli, nel suo primo anno da allenatore a Firenze, lo chiamò in ritiro dopo il prestito al Foggia e proseguita con Montella e i primi esordi in serie A.

GOL PESANTI. Poi ancora esperienze lontano dal Franchi, Ascoli, Spal e Salernitana, prima di salire sul treno giusto a dispetto di parecchio scetticismo. In pochi avrebbero scommesso su quel ragazzo all’inizio del ciclo Italiano, tutti però lo hanno apprezzato nell’ultima stagione quando è diventato capitano del gruppo di Palladino. L’ex tecnico viola può certamente vantare il merito di aver consolidato la crescita di un centrale adattatosi bene anche alla linea a tre, e capace pure di trovare gol pesanti. Come quello a Siviglia con la corsa lungo tutto il campo per esultare di fronte al settore dei suoi tifosi.

PASSIONALE. Ranieri è così, un capitano per qualcuno troppo elettrico, ma al tempo stesso passionale e completamente votato alla causa viola. Qualche reazione durante le partite, anche nei confronti dei compagni di squadra, potrà non essere piaciuta ma è stato un punto fermo in un’annata segnata anche da grandi imprese. Come quella con l’Inter, battuta 3-0 in piena emergenza con un tiro al volo di Ranieri che fece esplodere il Franchi. Con lui la Fiorentina ritrova un capitano formatosi in casa come non avveniva dai tempi di Carobbi, all’inizio degli anni ’80. Oggi che Pioli gli ha ribadito fiducia, Ranieri — spezzino di nascita ma fiorentino d’adozione, visto che gioca in viola da quando aveva 14 anni — si prepara alla seconda stagione da capitano.

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