
Nel ritiro con Pioli si giocano tutto i rientranti dai prestiti. Fortini e Sottil tra le eccezioni, mentre Beltran, Ndour e Parisi sperano nel rilancio
“Noi, gente che spera“. Le parole degli Articolo 31 sembrano descrivere perfettamente il clima che si respira in casa Fiorentina, dove è iniziato il ritiro estivo agli ordini di Stefano Pioli. Tra i 33 convocati (in attesa di Christensen, Nzola e Brekalo), ci sono certezze, ma anche tanti giocatori in bilico che sperano di guadagnarsi un posto per la stagione 2025/26.
Fortini e Sottil: le eccezioni che convincono
Tra coloro che hanno buone chance di restare spicca Niccolò Fortini, classe 2006, reduce da un’ottima stagione in Serie B con la Juve Stabia. La sua duttilità tattica sulle due fasce è molto apprezzata: se confermerà le buone impressioni, verrà inserito stabilmente in rosa.
Altra eccezione è Riccardo Sottil, già allenato da Pioli ai tempi della Fiorentina. Il tecnico emiliano vuole valutarlo da vicino prima di decidere, dopo i mesi vissuti insieme al Milan.
Tanti rientri, poche chance
Per gli altri giocatori di ritorno dai prestiti, la permanenza in viola sembra una chimera. Da Ikoné a Infantino, passando per Bianco, Sabiri e Barák, il club cercherà una nuova sistemazione, anche per alleggerire la rosa. Difficile anche la conferma dei tre che si aggregheranno in ritardo: Nzola, Christensen e Brekalo, tutti fuori dai piani tecnici. Discorso diverso per Christian Kouame, che resterà fuori dal mercato a causa del lungo stop per la riabilitazione dopo l’infortunio al crociato.
Chi vuole restare: Beltran, Ndour, Parisi e Pablo Marí
In bilico ma determinato a restare c’è Lucas Beltran, che in due stagioni non ha mai pienamente convinto ma ha espresso la volontà di continuare in viola. La Fiorentina valuta offerte, ma non lo svenderà. Parisi, invece, ha già avuto diversi colloqui con Pioli e spera in un rilancio sotto la sua guida. Stessa ambizione per Cher Ndour, che dopo un primo anno di ambientamento vuole mettersi in mostra.
Infine, Pablo Marí è pronto a giocarsi le sue carte per diventare un punto fermo nella difesa di Pioli, che ha bisogno di certezze e leadership. La scrematura sarà inevitabile, ma i prossimi giorni di ritiro offriranno a molti l’ultima occasione per conquistarsi un futuro in viola.

Di
Redazione LaViola.it