Si aspetta la risoluzione del tecnico con l’Al-Nassr, poi l’ufficialità. Pioli avrà influenza anche sul settore giovanile
Eppur si muove la Fiorentina sul mercato, anche oltre la soluzione dei riscatti in entrata e in uscita che hanno un termine definito, e questa è la dimostrazione pratica dell’accordo ormai raggiunto con Stefano Pioli, insieme al quale sono state definite e saranno aggiornate le linee guida del progetto squadra. Accordo effettivo ma solo virtuale e che ancora non può essere ufficializzato per i motivi ormai noti, scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
ULTIMA DI GIUGNO. Il primo si rifà al contratto in essere del tecnico parmigiano con l’Al-Nassr, scadenza 2026 che può diventare 2027 al raggiungimento di obiettivi considerati facili, però Pioli ha deciso di tornare in Italia e soprattutto alla Fiorentina a sei anni di distanza dalle dimissioni dolorose nell’aprile 2019, e ha rispedito indietro anche altre offerte: non ultima quella della Nazionale dopo il ribaltone post Norvegia. Per farlo ha bisogno di una rescissione che non c’è e ci sarà con i tempi necessari, evitando forzature semmai utili solo a far irrigidire la posizione del club arabo: le due parti sono al lavoro per trovare un punto d’intesa comune, con la società di Commisso nel ruolo di spettatrice molto interessata ma non attiva per ovvie ragioni, e tutto lascia credere che ci vorranno ancora sette-otto giorni per arrivare al sospirato sì. Diciamo che da lunedì 23, con l’inizio dell’ultima settimana di giugno, ogni giorno potrebbe essere quello giusto per la rescissione consentendo alla Fiorentina e Pioli di ritrovarsi con tutti i crismi.
PROGETTO TRIENNALE. A quel punto tre anni di contratto (due+uno) pronti per l’allenatore campione d’Italia con il Milan 2021-22 e un’ultima barriera da superare prima della consegna delle chiavi del Viola Park con ampi poteri decisionali ovviamente sui programmi tecnico-tattici da estendere al settore giovanile: il limite della residenza fiscale in Arabia fissato al 2 luglio. Un limite che può essere un freno all’annuncio ufficiale, ma non più all’unione-bis, di certo la più indolore tra quelle possibili in questo periodo complicato nei rapporti tra il club e i tifosi viola, con l’obiettivo di iniziare una storia che dia risultati concreti a breve-medio periodo in Italia e in Europa. Garante, Stefano Pioli.

Di
Redazione LaViola.it