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Tra incertezze e malcontento, il rinnovo di De Gea è una delle poche sicurezze della Fiorentina

De Gea

Senza allenatore e con una rosa su cui lavorare, la scelta del portiere spagnolo è un segnale di fiducia verso un progetto da ridefinire

In un’estate iniziata con più dubbi che certezze, la Fiorentina si aggrappa a un punto fermo: David De Gea sarà il portiere viola fino al 2028. Un rinnovo che, soprattutto in questa fase, assume un valore simbolico enorme nel contesto instabile in cui si trova oggi la società gigliata. Con le dimissioni improvvise di Raffaele Palladino, un nuovo allenatore ancora da scegliere, una rosa piena di giocatori in prestito e un mercato estivo tutto da costruire, la conferma dell’ex portiere del Manchester United è una boccata d’ossigeno per una piazza in cerca di punti di riferimento.

FIGURA DI SPESSORE, DENTRO E FUORI DAL CAMPO. Arrivato a Firenze in punta di piedi, De Gea ha saputo ritagliarsi un ruolo silenzioso ma fondamentale nello spogliatoio. In Serie A 35 gare disputate, 98 parate e 38 gol subiti. Esperienza, carisma, mentalità vincente: tutte qualità che si sono fatte sentire, anche nei momenti più difficili della stagione, dimostrando professionalità e spirito di gruppo, e diventando col tempo un leader riconosciuto sia dai compagni sia dai tifosi. Il suo rinnovo, anche in assenza di un allenatore definito, rappresenta una scelta di continuità e affidabilità da parte della società.

LA DISTANZA CRESCENTE CON LA TIFOSERIA. A rendere però il quadro più complesso è il malcontento che da mesi serpeggia tra i tifosi viola. La sensazione, per molti, è quella di una proprietà distante, di un progetto tecnico poco coerente e di una comunicazione che spesso ha lasciato a desiderare. Le dimissioni di Palladino, arrivate a soli dodici mesi dalla firma, sono suonate come l’ennesimo segnale di instabilità. In questo clima, ogni gesto che trasmetta senso di appartenenza o volontà di restare assume un significato particolare. E De Gea, con la sua decisione di legarsi ancora al club nonostante le incertezze, si prende indirettamente un ruolo da protagonista.

NON BASTA, MA E’ UN PRIMO PASSO. Certo, il rinnovo di De Gea non basta da solo a cambiare la narrazione di un’estate complessa, ma rappresenta un primo gesto concreto. Serve ora continuità, coraggio e una strategia chiara da parte della dirigenza: dal nuovo allenatore al mercato in entrata, ogni mossa dovrà costruire una Fiorentina più solida e competitiva. Il rinnovo del portiere spagnolo è una delle poche certezze su cui la Fiorentina può cominciare a ricostruire, in attesa che dalle parole si passi finalmente ai fatti. E che le ambizioni viola tornino a camminare su basi più concrete.

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