
A Udine per non restare con (altri) rimpianti e sperare fino alla fine nella Conference. Poi sarà tempo di futuro
La gara di Udine, ultima del campionato della Fiorentina, non ha i contorni della grande occasione, anche perché nella migliore delle ipotesi la quarta qualificazione consecutiva alla Conference League sarebbe vissuta dalla piazza quasi come una condanna. Di certo il destino dei viola è nelle mani altrui, nello specifico della Lazio che dovrebbe perdere all’Olimpico contro il Lecce. E se da un lato la sfida di stasera al Blue Energy Stadium rappresenta l’ultimo ballo in maglia viola per più di un giocatore, per tutti si tratta anche di un ultimo esame da non fallire per non alimentare ulteriori rimpianti in un anno in cui di punti per strada (anche sanguinosi) ne sono stati lasciati parecchi. L’ultimo appello per dimostrare di aver rincorso l’Europa, anche se quella meno patinata della Conference League, fino al fischio finale, magari collezionando più punti rispetto al passato, scrive il Corriere Fiorentino.
ALL’ULTIMA IN VIOLA. Per questo Palladino è il primo a voler chiudere l’annata nel migliore dei modi, prendendosi una rivincita sui friulani capaci di passare al Franchi 2-1 nella gara d’andata. Poi, al termine del match, comincerà ufficialmente la nuova stagione visto che, come anticipato dal tecnico, domani sarà già tempo di sedersi a un tavolo per disegnare la squadra del prossimo anno. Palladino ha parlato chiaro, riferendosi a «uno zoccolo duro formato da una dozzina di calciatori da confermare», ma intanto oggi c’è anche chi potrebbe giocare la sua ultima in maglia viola. Lo sa bene Dodo il cui mancato rinnovo è diventato il lasciapassare per più di un contatto (avviato) con le big europee, leggere alla voce Barcellona o Liverpool. E poi Gudmundsson il cui riscatto sarà presto argomento di confronto tra Fiorentina e Genoa, ma anche di Fagioli sul quale le certezze d’inizio primavera paiono essersi lentamente sgretolate. Per il centrocampista (oggi destinato a formare con Mandragora e il rientrante Cataldi la linea mediana titolare) i viola si sono accordati con la Juventus per un diritto di riscatto tramutabile in obbligo nel caso di qualificazione europea, l’eventuale estromissione non farebbe altro che aumentare i dubbi (fugati però dal club nel periodo in cui le intercettazioni sul caso Fagioli-scommesse fecero il giro dei quotidiani) su un’operazione da 13 milioni.
SALUTI E CONFERME. E se sulla permanenza di De Gea e Kean entrambe le partite restano aperte, anche per Beltran e Adli il futuro è incerto, tanto più per il francese che i viola dovrebbero riscattare dal Milan per 10 milioni. Già ai saluti infine Zaniolo, nemmeno convocato per un problema di lombalgia, più o meno come Folorunsho rimasto fuori per un fastidio al ginocchio sinistro ma le cui possibilità di una conferma erano già in forte calo. È semmai in difesa che molti protagonisti potrebbero ritrovarsi ad agosto quando ricomincerà il campionato. Da Comuzzo a Marì passando per Ranieri e Pongracic è lecito pensare che Palladino chiederà la conferma del pacchetto.

Di
Redazione LaViola.it