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Rassegna Stampa

La Nazione – Paradosso Palladino: confermato dal club e contestato dalla curva

Palladino e Kean - Fiorentina

A Udine l’ultima (micro) possibilità di tornare in Conference. Poi la scena andrà sul mercato. Ma quanti dubbi

Come riportato da La Nazione, dalla (micro) opportunità del rivedersi in Conference, al (macro) dilemma su come, quando e con chi la Fiorentina si metterà in moto la prossima stagione. Situazione fluida, senza dubbio. Segnata, ovviamente, anche dalla presa di posizione della tifoseria che l’altra sera ha acceso al Franchi una contestazione facendo nomi e cognomi. Così, data per buona un sorta di mini-tregua con l’obiettivo di provare a portare a casa il mini-obiettivo della Conference, resta da capire e decifrare come allenatore, giocatori e mercato riorganizzeranno il futuro della Fiorentina.

La situazione di Palladino – al di là di quello che dirà la classifica finale della stagione – è paradossale. La contestazione dei tifosi si è fatta sentire ed è stato il primo atto di ‘strappo’ con la panchina (oltre che con una parte della dirigenza e con la squadra). Il fatto è che Palladino ha finito per essere nel mirino della gente esattamente una dozzina di giorni dopo che la società (tutta unita e per voce del presidente Commisso) ha deciso che l’allenatore guiderà la Fiorentina non solo fino al giugno del 2026, ma anche per l’anno successivo. Complicato capire come si potrà andare a risolvere questo rebus nelle prossime settimane, anche se le argomentazioni giuste e migliori potranno arrivare dal mercato. Già, i riscatti, gli acquisti, le cessioni: ma anche qui la situazione torna a farsi ingarbugliata e delicata visto che Pradè, come Palladino, è finito al centro della presa di posizione della curva.

In tutto questo, non può passare inosservato (altro paradosso) che i numeri della classifica della Fiorentina, specie in caso di vittoria a Udine, raccontano che la squadra di oggi – anche senza aver messo in tasca un passaporto per l’Europa – avrebbe raggiunto una quota migliore di tante altre squadre del passato. Sì, anche di quelle che avevano fatto sognare e che ancora oggi raccolgono applausi e ricordi preziosi.

[…] Il giugno viola dovrà comunque portare a soluzione moltissime delle cose avviate con l’inizio dell’avventura di Palladino. Ci sarà da valutare e capire che cosa fare con i contratti a termine di Gud, Colpani, Adli, Cataldi, Fagioli e via dicendo. Ci saranno da formulare le proposte migliori per affrontare le situazioni di big come De Gea e soprattutto Kean. Tutto questo all’ombra di quel paradosso che si chiama futuro di Palladino.

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