
La Fiorentina avrebbe ‘dovuto’ subire 8 reti in più e dovuto segnare 2 gol in meno. La classifica sarebbe ancora peggiore di quanto non lo sia
La Fiorentina resta aggrappata alle flebili speranze di entrare in Europa. Dovrà fare 6 punti con Bologna e Udinese, oltre che sperare in particolari incroci. Il ko di Venezia, tuttavia, ha aperto le porte del baratro per i viola di Palladino, passati dalle ‘forti ambizioni’ e dai proclami (dopo l’Inter, ad esempio, più di qualcuno parlò di obiettivo Champions) a dover fare i conti con una classifica che si avvicina desolatamente alla mediocrità.
Se si guardano i dati, oltre ai punti non fatti contro le ultimissime della classifica (2 tra Monza e Venezia su 12, ad esempio) ce ne sono alcuni che parlano da soli:

Gol attesi, gol fatti e differenza – Dati whoscored

Gol attesi, gol subiti e differenza – Dati whoscored
La Fiorentina ha segnato 2 gol in più e ne ha incassati oltre 8 in meno rispetto a quelli attesi. Trattasi solamente di numeri, premessa d’obbligo. Va inoltre specificato che i dati sono generali. Può esserci la partita in cui non subisci un tiro in porta e vinci facendone uno soltanto o un’altra in cui vinci 1-0 ‘dovendo’ subirne 2-3, per cui non si può dire quanti punti avrebbe fatto in più o in meno la Fiorentina considerando solamente i gol attesi.
Quanto su questi numeri abbiano inciso i miracoli a ripetizione di David De Gea è abbastanza evidente. Da quando lo spagnolo ha preso i gradi di titolare in Serie A, dopo che le prime tre partite videro la presenza tra i pali di Terracciano, la squadra di Palladino ha messo a referto una raffica di risultati utili grazie (anche, non soltanto) agli interventi decisivi dell’ex United.
Con De Gea la Fiorentina ha messo a referto 10 clean sheet in questa Serie A, 1 con Terracciano. Ma soprattutto, con quel dato di oltre -8 reti rispetto a quelli che secondo i calcolatori avrebbe dovuto incassare ci ha costruito buona parte delle speranze di entrare in Europa. Certo, anche De Gea ha fatto qualche errore. A Venezia poteva fare qualcosa in più, così come non fu perfetto sul gol del Napoli al Maradona o sull’uscita con l’Inter che portò al gol del 2-1 dei nerazzurri. Ma…non ripartire con De Gea vorrebbe dire privarsi di uno dei migliori portieri di questa Serie A (come lui i soli Svilar, Carnesecchi e Sommer).
Soprattutto se dovesse restare Palladino in panchina, come dovrebbe accadere visto il rinnovo di contratto fino al 2027 del tecnico, sarebbe un grosso rischio dover ripartire da un portiere che non garantisca tali numeri (e sono pochi quelli in grado di farli).
L’altro dato riguarda invece la differenza tra gol fatti e attesi. Anche su questo la Fiorentina vanta un +2 a referto, nessuno ha fatto meglio dei viola. Tradotto vuol dire che la squadra di Palladino ha capitalizzato più di ogni altro in A, segnando 2 gol in più di quelli attesi secondo i calcolatori.
Perciò, guardando i dati, la Fiorentina avrebbe dovuto incassare 8 gol in più e segnare 2 in meno rispetto a quelli che ha fatto. Numeri che rischierebbero di far sprofondare ancora più giù una squadra che sulla solidità difensiva e sul cinismo offensivo aveva costruito le sue fortune nel filotto di 8 successi di fila. Trend, però, che poi non si è confermato. E se dovesse partire Kean, assieme o meno a De Gea, il bilancio di quei numeri potrebbe ribaltarsi.

Di
Gianluca Bigiotti