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Il Villamarin spinge il Betis, la Fiorentina sa soffrire e reagisce. Squadra trasformata con Kean

Primo tempo da incubo, la Fiorentina limita i danni. Al Franchi sarà un’altra storia

Con grande (e prevista) sofferenza e una bella capacità di reazione, la Fiorentina limita i danni in casa del Betis Siviglia nella gara di andata della semifinale di Conference League. Il gol del 2-1 segnato da capitan Ranieri tiene aperta la qualificazione alla finale: si decide tutto giovedì 8 maggio a Firenze, scrive La Nazione nella sua versione online.

INCUBO. Un primo tempo da incubo per i viola che vanno sotto al 6′ (Bakambu salta Comuzzo, centra per Ezzalzouli che insacca (e il Var conferma). Nella bolgia del “Villamarin” la squadra di Palladino soffre moltissimo gli arrembanti attacchi dei padroni di casa. Nonostante alcuni errori (soprattutto in disimpegno o nell’uno contro uno) i gigliati riescono a contenere il passivo, cercano il palleggio e al 21′ sfiorano il gol con un colpo di testa di Mandragora. Senza Kean (in panchina) e Dodo (convalescente) le offensive viola sono spuntate, nonostante una buona prova di Gudmundsson. L’ulteriore brutta notizia è l’infortunio di Cataldi che deve fare posto ad Adli. Al 43′ Bartra si divora il raddoppio e si va al riposo sull’1-0 per il Betis.

RIPRESA. Palladino si gioca la carta Kean (esce un non incisivo Beltran) e la squadra è trasformata, attacca, crea, preme, anche se un miracolo di De Gea su Bartra (che ha fallito tre palle gol) salva i viola. Nel momento migliore della squadra di Palladino, Antony sfrutta una respinta della difesa gigliata per insaccare con un gran tiro: è il 2-0 al 64’. Su questo gol ci sono le proteste della Fiorentina per un fuori gioco non segnalato. I viola non mollano e al 73’ Gosens crea la situazione che consente a Ranieri di accorciare. Finale emozionante, ma squadre stanche. Gosens sfiora di testa il gol del pareggio. Protesta il Betis per un intervento di Folorunsho in area, ma l’arbitro non fischia. Appuntamento a Firenze l’8 maggio: senza il tifo incessante dello stadio “Villamarin” il Betis fa meno paura, ma servirà una grande partita dei viola per conquistare la finale.

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