
I viola si apprestano a disputare tre partite in sette giorni di importanza capitale per gli obiettivi in coppa e campionato. Sperando che Kean possa trascinarli
La stagione della Fiorentina entra nella sua fase decisiva. I viola sono stati encomiabili nel sopperire alle tante difficoltà che hanno incontrato nelle ultime due partite, trovando 6 punti fondamentali contro Cagliari ed Empoli. Vittorie che consentono alla squadra di Palladino di rimanere agganciata alla serratissima lotta per l’Europa, benché occupi ancora l’ottavo posto. I punti, però, sono tanti: 59. Solo Montella nel 2012-13 e Prandelli nel 2008-09 sono stati capaci di fare meglio negli undici 15 anni a questo punto del campionato (entrambi 61).
Prima del campionato, domani torna la Conference League. E la sfida è di quelle davvero affascinanti: una semifinale contro il Betis Siviglia. Squadra con valori tutto sommato simili ai viola, che sta vivendo un grande momento e che può vantare giocatori di primissimo livello come il fantasista ex Real Madrid Isco, il rinato esterno brasiliano Antony, l’ex obiettivo di mercato viola Lo Celso, per dirne alcuni. Una squadra con tanta qualità, guidata da un allenatore dall’esperienza sconfinata come Manuel ‘El Ingeniero’ Pellegrini.
Una squadra, il Betis, alla quale piace tenere il pallino del gioco, fare possesso palla per avvolgere gli avversari nella propria tela di passaggi, pronta a riaggredire immediatamente appena perso il pallone. Insomma, come caratteristiche potrebbe essere un tipo di calcio che non dispiace alla Fiorentina di Palladino, che spesso lascia volentieri il pallino del gioco agli avversari per poi ripartire negli spazi. Tuttavia, l’elevata qualità della rosa e l’ottimo momento di forma che sta vivendo rende l’avversario più che temibile. Per distacco, il più forte tra quelli affrontati fin qui in Conference League.
Soprattutto, bisogna guardare ai problemi in casa propria. Dodo non ci sarà né domani né contro la Roma ed è in dubbio anche per la partita di ritorno contro gli spagnoli. Quando manca l’ex Shakhtar lascia un grande vuoto, perché sull’esterno destro la Fiorentina non ha in rosa un vero e proprio sostituto ed è costretta ad adattare giocatori (domani Folorunsho più probabile di Parisi).
Soprattutto, l’incognita in casa viola si chiama Moise Kean. Dopo aver vissuto un periodo difficile, ieri il centravanti classe 2000 è tornato a Firenze e ha svolto un allenamento differenziato. Oggi la rifinitura, per capire meglio quale sarà la sua condizione fisica dopo quasi una settimana senza allenarsi. Ma oltre allo stato fisico, ci sarà da monitorare quello emotivo: insomma, bisognerà capire come sta il ragazzo a livello mentale, dopo il periodo difficile che ha passato. Tuttavia, il solo fatto che Kean potrà partire per Siviglia è una grande notizia. Può andare bene con Cagliari ed Empoli, ma la Fiorentina non può prescindere dal suo numero 20 quando il livello si alza. Anche se dovesse partire dalla panchina, Moise potrebbe essere un fattore determinante, di quelli che possono spostare le sorti della semifinale.
Domani i 90′ più difficili anche perché in trasferta, poi tra sette giorni il ritorno a Firenze, quando si spera che Palladino abbia in mano una Fiorentina vicina all’essere al completo. Nel mezzo, la sfida di campionato con la Roma decisiva per l’Europa. Una settimana mica male, che la Fiorentina si è guadagnata il diritto di giocarsi. E pensare che neanche due mesi fa sembrava essere fuori da tutto: vicina a uscire dalla Conference col Panathinaikos, perdendo tanta strada nella lotta per l’Europa in campionato. Poi la svolta con il cambio di modulo e (soprattutto) di atteggiamento, con le tante vittorie con le big condite da grandi prove sul campo. Adesso, anche a causa di infortuni e defezioni di giocatori chiave, un altro periodo più complicato, nel quale la qualità del gioco si è abbassata ma i risultati sono comunque arrivati. D’altra parte, contano solo quelli, lo sappiamo bene.
Betis, Roma e ancora Betis. La Fiorentina si è meritata una settimana da capogiro, di quelle in cui tutto è ancora in ballo anche se siamo a fine stagione. Speriamo riesca ad onorarla al meglio.

Di
Marco Zanini