
Domani la sfida al Franchi tra i due attaccanti che si sono scambiati la maglia. Moise è al top, Nico ha deluso
Alla Juventus mancava soltanto l’incrocio con Kean in questo momento di grande difficoltà. Più che una sfida, una resa dei conti tra ex. Nico Gonzalez ha chiuso la scorsa stagione con 16 gol in più di Moise e domani affronterà il 25enne azzurro al Franchi da meno 17, scrive la Gazzetta Dello Sport.
20 reti tra Serie A e Coppe per il neoviola e 3 per l’argentino juventino. I 13 milioni (più 5 di bonus) spesi dalla Fiorentina per Kean sembravano tanti e adesso si sono rivelati un affare. Mentre i 33 (8 più 25 di riscatto obbligatorio) pagati dalla Juventus per Gonzalez si sono svalutati e fanno piangere i conti. Sette mesi dopo, la zucca si è trasformata in carrozza e la carrozza in zucca.
Questione di gol, ma anche di apporto. Dove finisce il conteggio delle reti, comincia quello degli infortuni. Kean ha chiuso la storia con la Signora dopo un campionato da zero reti e 18 partite saltate per guai fisici. Un altro film quest’anno: 33 presenze e appena 3 gare forzatamente ai box. A conti fatti, più partite e meno infortuni di Nico (33 gare con la Juve), fermo per oltre due mesi tra ottobre inizio dicembre per una brutta lesione muscolare. Tanto da dover abbandonare Motta per 13 incontri.
La resa dei conti proseguirà domani, sul campo. All’andata Kean ha segnato per la prima volta contro la sua Juventus, mentre il 26enne sudamericano è entrato soltanto negli ultimi 8 minuti. Moise arriva al big match in forma, fresco di gol in Conference contro il Panathinaikos e di quota 20 tagliata con larghissimo anticipo. Gonzalez torna per la prima volta al Franchi da avversario e con un digiuno che va ben oltre la quaresima. Nico ha esultato 3 volte con la Juventus tra campionato e Coppe, mai nel 2025: l’ultima rete 82 giorni fa in casa del Monza. Thiago Motta rinuncia difficilmente al pupillo argentino, quasi mai decisivo in attacco ma sempre generoso in fase difensiva, e nel momento più difficile della stagione è intenzionato a puntare sulla sua voglia di rivincita. Decidere la sfida del Franchi non cancellerebbe i primi 7 mesi di Nico, ma senz’altro alleggerirebbe la pressione tanto sull’ex Fiorentina(fischiatissimo allo Stadium) quanto su Thiago, che tira dritto tra le ombre dei successori. L’altro ex, Vlahovic, è un altro che viaggia verso lo status di flop, partirà in panchina.

Di
Redazione LaViola.it