
La Fiorentina vince 3-1 e ribalta il Panathinaikos centrando i quarti di finale. La difesa regge, Beltran entra bene
De Gea: 6. Quasi ordinaria amministrazione, spiazzato sul rigore.
Pongracic: 6,5. Un paio di uscite palla al piede in bello stile, alcuni buoni interventi ma anche letture non perfette. La cavalcata nel finale che porta al rosso di Mladenovic gli vale qualcosa in più nella valutazione.
Comuzzo: 6,5. Gioca centrale nella difesa a tre, gran primo tempo poi con Ioannidis la serata si complica. Rischia su quel lancio lungo del portiere avversario dove però è bravissimo a contenere il 7 greco in extremis, alla fine regge sul diretto avversario.
Ranieri: 6,5. Anche per lui un’ora di buona gara, poi inizia a mollare qualche centimetro ma nella sua prova c’è anche la palla recuperata che porta al 2-0.
(dal 78′ Zaniolo: 5,5. Non entra bene, perde due-tre palloni importanti)
Dodo: 6. Bada soprattutto a tenere la posizione e coprire dietro, fatto salvo un paio di folate in avvio. Ma gara senza sbavature.
(dal 93′ Moreno: sv)
Mandragora: 7. Primo tempo di altissimo livello. È lui a sbloccare la sfida con un gran tiro da fuori, poi di destro chiama Dragowski al bel riflesso. Ancora su punizione impegna il polacco, poi da un suo bel corner arriva un’altra occasione per Kean. Nella ripresa meno appariscente con la Fiorentina che si abbassa anche molto.
(dal 78′ Adli: sv)
Cataldi: 6. Nella prima mezz’ora fa girare la Fiorentina a ritmi importanti, ci prova ance su punizione impegnando Dragowski e con un tiro che non trova la porta. Cala nella ripresa.
(dal 59′ Folorunsho: 6. Entra per dare fisicità quando serve, e si fa subito sentire. Sbaglia anche qualcosina di troppo)
Fagioli: 5,5. La palla che offre a Mandragora al quarto d’ora è da stropicciarsi gli occhi, ma il fallo da rigore su Ounahi complica la vita ai viola nel finale.
Gosens: 7. Altra prestazione di grande spessore per il tedesco, vero trascinatore in campo. Apre la sua gara con interventi decisi che danno sicurezza, poi offre una bella palla a Gudmundsson a fine primo tempo che l’islandese non concretizza. Nella ripresa è enorme a salvare su Tete e Vagiannidis in rapida successione, poi suggella la sua prova con l’assist per il 3-0 di Kean.
Gudmundsson: 7. Riproposto ancora titolare, subito propositivo nel farsi vedere tra le linee. Dopo un’occasione in avvio, suo il 2-0 dopo una bella percussione che rimette avanti i viola. A seguire un’altra chance ma non concretizzata, poi una palla illuminante per Kean al 45′. Nella ripresa si vede meno ed entra Beltran.
(dal 59′ Beltran: 6,5. La fascia da capitano con cui gioca dopo l’uscita di Ranieri è un giusto premio per l’argentino che risulta preziosissimo in una fase delicata del match. Pressa chiunque, si butta nei contrasti e tiene alcuni palloni che fanno respirare la Fiorentina nei momenti di apnea).
Kean: 7,5. È la firma del bomber che chiude la sfida e di fatto regala alla Fiorentina i quarti di Conference. Nel primo tempo va tre volte vicino al gol, ma soprattutto lotta con chiunque scollandosi di dosso avversario dopo avversario. Bello il movimento che porta poi al tris viola, non molla mai fino alla fine.
All. Palladino: 7. In una partita da dentro o fuori, che poteva segnare anche il suo futuro, la Fiorentina dimostra di esserci e la squadra dimostra di essere con il suo allenatore. Primo tempo di alto livello, ribaltato il risultato dell’andata con grande furore e idee precise. Nella ripresa i tasti più dolenti, con l’incapacità di tenere più alta la squadra, tenere il possesso palla e una discreta dose di sofferenza. Ma De Gea alla fine di miracoli non deve farli e solo un rigore rimette in carreggiata il Panathinaikos, e alla fine la missione è compiuta. Alla vigilia era tutt’altro che scontato.

Di
Marco Pecorini