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Kean, straordinari a Napoli senza alternative. Con la testa (anche) al Panathinaikos

Rientrato in extremis ad Atene, sarà titolare anche al Maradona. Anche perché le alternative non ci sono

Tornato lunedì ad allenarsi dopo 8 giorni di stop per il trauma cranico, un paio di allenamenti e subito 90 minuti ad Atene contro il Panathinaikos. Una gara non semplice in Grecia per Moise Kean, che ha lottato tanto come al solito, ma ha avuto pochi palloni buoni giocati. Tanti lancioni, un paio di guizzi nei quali però è forse mancata la brillantezza dei tempi migliori. Normale, visto il problema accusato e i diversi giorni senza potersi allenare con i compagni.

KEAN PER FORZA. Servirebbe insomma un po’ di gestione ‘normale’ tra allenamenti e riposo per ritrovare la condizione migliore. Ma domani si torna in campo a Napoli, e di Kean non si può proprio fare a meno. Per la sua forza, per i suoi gol e per mancanza di alternative. In altre situazioni forse Moise sarebbe potuto partire dalla panchina per poi averlo carico e più pronto per il ritorno con il Panathinaikos, ma difficilmente Palladino potrà adottare una strategia simile.

SENZA ALTERNATIVE. Ormai si sa, un vero vice-Kean non c’è. E chi ha giocato al suo posto quando è mancato di recente, cioè Zaniolo, sarà squalificato a Napoli. Mettiamoci che anche Gudmundsson è parso lontano da una condizione accettabile quando entrato con il Lecce e (soprattutto) ad Atene, e davanti oltre a Moise resta solo Beltran oltre al giovane Caprini. Insomma, di Kean non si può proprio fare a meno. Pochi calcoli, alla vigilia. Il ritorno con il Panathinaikos può aspettare.

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