
“La Viola schiva la legnata”, titola Il Corriere dello Sport – Stadio. Sembrava la Fiorentina vista con il Como, ma arrivano i tre punti
Vittoria, ossigeno, morale e nuovo sorpasso ai danni del Bologna per riprendersi il sesto posto: quello che avrebbe dovuto produrre, la partita con il Lecce l’ha prodotto per la Fiorentina che veniva da tre sconfitte di fila e aveva bisogno assoluto di tre punti per sistemare tutto quello che andava sistemato, ma il gioco certo no. Per quello c’è ancora tanto da fare, come per ritrovare un’identità di squadra che pare smarrita, però tempo ce n’è poco e più che altro il calendario riserva Napoli, Juventus, Atalanta e Milan nei prossimi quattro turni. Il discorso, rovesciando i termini, vale pari pari per il Lecce che se ci avesse creduto di più avrebbe potuto ottenere un risultato diverso al Franchi in chiave-salvezza e invece non può fare altro che recriminare per il gol clamoroso sbagliato da Veiga (trenta secondi dopo essere entrato) a un soffio dalla fine. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
UN TIRO, UN GOL. Riavvolgendo, alla fine del primo tempo sembrava la partita della Fiorentina contro il Como tredici giorni fa, con la differenza a vantaggio della squadra viola che Gosens alla prima, vera e unica azione ha fatto centro e che il Lecce per qualità di gioco era anni luce distante dai lariani di Fabregas. Sembrava per l’inizio, comunque buono, almeno con il tentativo di esprimere un calcio vivace, in qualche maniera profondo puntando la porta giallorossa con due-tre volate. E difatti, in una di queste a favorire l’inserimento di Dodo sulla fascia destra lasciata aperta da Zaniolo, Gosens non ha dato scampo a Falcone. E come contro il Como, la Fiorentina si è praticamente fermata lì. Bravo e reattivo De Gea per respingere col corpo un tiro ravvicinato di Karlsson.
EPISODI. Per quasi venti minuti della ripresa non è successo niente, ma proprio niente, con la Fiorentina sempre incapace di costruire e il Lecce a tenere palla in maniera sterile che più sterile non si può. Beltran ha sprecato il match-point calciando sul palo dal dischetto. La partita è rimasta aperta e il Lecce non ne ha approfittato sul contropiede lasciato colpevolmente dalla Fiorentina al 41’ dopo la traversa colpita ancora da Beltran: sinistro fuori di Veiga davanti a De Gea immobile. Gudmundsson lo ha imitato nel recupero. Tre punti d’oro consegnati ai viola.

Di
Redazione LaViola.it