Impresa Fiorentina: riesce a non fare mai male al Verona. Palladino resta, ma Lecce diventa cruciale

Altro che occasione per l’Europa, la Fiorentina cade ancora senza approfittare dei passi falsi delle rivali

Il boato quasi incredulo del Bentegodi squarcia il nulla di una Fiorentina incapace di approfittare dei passi falsi delle altre concorrenti per l’Europa e che appare involuta. Nel gioco, nelle idee, nella determinazione. Una squadra fischiata sotto il settore ospiti gremito da tremila tifosi giunti da Firenze con la speranza di un pomeriggio di festa dal sapore d’alta classifica. Così scrive La Repubblica.

IMPRESA. L’occasione più grande, contro una formazione in difficoltà e con la difesa più perforata del campionato. La Fiorentina riesce nell’impresa, perché tale si tratta, di non bucare mai Montipò. Di non mettere mai brividi alla difesa avversaria. Al triplice fischio si rincorrono le voci di un possibile esonero di Palladino che poco dopo, però, si presenta in sala stampa. Lo sguardo del tecnico è un misto di amarezza, delusione, tristezza. Il tecnico si mette in discussone (ancora una volta) ma non viene toccato dalla dirigenza mentre la sua squadra incappa nella terza sconfitta di fila e la classifica rischia di vedere i viola scivolare fuori dalla zona Europa. La sfida di venerdì al Franchi contro il Lecce diventa cruciale anche per il futuro del tecnico.