
La Fiorentina cerca nuovo gioco e identità. Ipotesi doppio play, con due calciatori che facciano possesso e facciano gioco
Da Verona si dovrà vedere un’altra Fiorentina, nell’atteggiamento più che negli uomini, scrive il Corriere Dello Sport. Difesa e contropiede (per estremizzare il canovaccio seguito da Palladino in questo ultimo periodo) non può più bastare. Anche perché il mercato di gennaio ha portato un valore nuovo a questa rosa. Qualità, rappresentata soprattutto dall’ingresso in mezzo al campo di Fagioli e Ndour. Cercasi dominio (del gioco), qualcosa di estraneo nell’ultimo periodo. Perché se prendiamo in esame le recenti uscite contro Lazio, Genoa, Inter (doppia sfida) e Como, solo nell’ultima uscita i viola hanno avuto un possesso palla superiore al 40%, con un picco in negativo fatto registrare nell’irripetibile prestazione di “lacrime e sangue” messa in campo contro l’Inter al Franchi, in una serata chiusa col 28% di possesso.
DOPPIO PLAY. Palladino sta studiando una nuova versione, più moderna del suo gioco: più possesso, ovvero più fini palleggiatori. Due su tutti, Yacine Adli e Nicolò Fagioli. L’ipotesi doppio-play, in occasioni in cui la Fiorentina dovrà sforzarsi di imporre il proprio gioco come le prossime due – Hellas e Lecce – potrebbe essere la carta giusta per cambiare volto al centrocampo e quindi a tutta la manovra gigliata. Per capire se la carta del doppio play sarà proposta già a Verona c’è prima da verificare le condizioni di Adli. L’altro “play”, Fagioli, ci sarà invece: dopo l’esperimento rivedibile da trequartista, il numero quarantaquattro dovrebbe essere abbassato sulla linea mediana – ovvero nella sua posizione naturale – sempre per la necessità di avere un’uscita a centrocampo più pulita.

Di
Redazione LaViola.it