
Una sconfitta particolare in una giornata difficile per l’allenatore: la squadra reagisce
Come riportato da La Nazione, Raffaele Palladino ha vissuto le ore più dure, lontano dalla squadra alla quale tanto tiene. Vicino ai famigliari. Il gruppo gli ha testimoniato affetto e vicinanza. La Curva Fiesole anche con lo striscione esposto nel settore ospiti dello stadio Dall’Ara. Al Viola Park c’è solo voglia di serenità. Dopo i giorni della paura legati a Bove e poi quelli del lutto per la scomparsa della signora Rosa, mamma del mister.
Perché per il resto c’è tutto. I numeri raccontano ancora di una squadra in piena zona Champions League. Arrivarci a Natale è significativo, con la migliore difesa del campionato (adesso in coabitazione solo con il Napoli) e il quarto attacco del torneo. Con la prospettiva giovedì prossimo di blindare gli ottavi di finale di Conference League per poi essere protagonisti da marzo in avanti degli scontri diretti. Il saldo in campionato rispetto allo scorso anno dopo 15 partite è totalmente in positivo. 31 punti contro 24, 9 vittorie contro 7, 2 sconfitte contro 5. Quattro gol in più realizzati, sette in meno subiti. Di motivi per continuare a crederci ce ne sono diversi. Se i numeri non dicono tutto, raccontano tanto e senza possibilità di equivocare. E’ vero che il fattore umano può influenzare; guai però sottovalutare gli aspetti e gli effetti collaterali che in casa Fiorentina possono avere risvolti non trascurabili. Ecco perché la ricerca della normalità più che un obiettivo, è un obbligo. Per continuare a correre.

Di
Redazione LaViola.it