
Conti, stipendi e valore della rosa: sulla carta non c’è storia. Ma la Fiorentina si è guadagnata una sfida alla pari
Contasse la teoria non varrebbe nemmeno la pena di scendere in campo. E basta dare un occhio ad un paio di numeri per capire di cosa stiamo parlando. Una ha il monte ingaggi più alto della serie A (141,7 milioni lordi) mentre l’altra è al settimo posto con 61,7. La rosa a disposizione di Simone Inzaghi (fonte Transfermatkt) vale 677,30 milioni, quella di Palladino «solo» 258,30 milioni, scrive il Corriere Fiorentino.
A PARI PUNTI. Dimensioni lontane, testimoniate pure dai fatturati (470 contro 199,9 milioni) e dal fatto che una ha appena vinto lo Scudetto, un paio di anni fa si è giocata una finale di Champions e che oggi vola spedita verso la qualificazione diretta agli ottavi, mentre l’altra sta provando per il terzo anno di fila a vincere la Conference e viene da un settimo e due ottavi posti nelle ultime tre stagioni. Eppure guardi la classifica, e vedi Fiorentina e Inter al secondo posto, con gli stessi punti.
SFIDA. Quello di domani insomma sarà uno scontro che i viola possono giocarsi a testa alta anche perché, analizzandolo ruolo per ruolo, si scopre che il confronto è forse meno squilibrato di quanto si potesse immaginare. Dai portieri, ai centravanti, passando per gli esterni. Sono tanti, i faccia a faccia, e tutti affascinanti. De Gea e Sommer per esempio sono probabilmente i due migliori numeri uno del campionato ma per quanto visto fino ad ora lo spagnolo merita lo scettro. Certo, domani avrà bisogno di un bell’aiuto dai difensori. Ranieri e Comuzzo infatti se la dovranno vedere con Thuram (9 reti) e Lautaro (5) e in questo momento non esiste una coppia più forte.
IN MEZZO E IN FASCIA. Un’altra chiave di volta del match potrebbe stare sulle fasce. Da una parte Dodo contro Dimarco, forse i migliori esterni del campionato. Dall’altra Gosens e Dumfries, e in questo caso il viola sembra aver qualcosa in più. In mezzo Adli e Cataldi avranno di fronte Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan e nessuno in Italia arriva a quel livello. Per questo sarà fondamentale l’aiuto di Bove.
DAVANTI. A Kean il compito di vedersela con De Vrij, Bisseck e Bastoni. Moise ha la forza per impegnare (da solo) tutta la difesa dell’Inter e, comunque, avrà il supporto di Beltran. E poi chissà, dalla panchina potrebbe arrivare l’aiuto di Gudmundsson, mentre dall’altra parte Inzaghi ha gente come Taremi e Zielinski.

Di
Redazione LaViola.it