
Dal Sinigaglia riprende il sogno viola. Periodo intenso che porta dritto al mercato di gennaio: arrivarci al top per sfruttare un ‘aiutino’ di Commisso
Ricomincia oggi da Como il cammino della Fiorentina. E la speranza di tutti è quella di ritrovare la squadra spietata che ha ‘salutato’ momentaneamente la sua gente contro il Verona ormai due settimane fa. Sosta da sempre che rappresenta un’incognita su quel che sarà, ma Palladino ha fatto riposare i suoi e la sensazione è di trovarsi di nuovo davanti un gruppo ricaricato. Bove e Cataldi stanno bene, pure Gudmundsson (rimasto a lavorare a Firenze in vista della Conference e soprattutto dell’Inter) sta bene e corre verso il recupero. Al di là di capitan Biraghi (problema al polpaccio) e Richardson ci sono tutti.
Far bene a Como vorrebbe dire regalarsi una settimana da sogno con vista Inter. Una sorta di big match di altissima classifica che al Franchi non si vede da tempo. In mezzo la sfida al Paphos diventata significativa dopo il ko contro l’Apoel. Esami continui per la Fiorentina, la cui filosofia è pensare una gara alla volta.
Contro la squadra di Fabregas (poco più di quindici calciatori a disposizione e un momento non semplice), Palladino dovrebbe ripartire dai suoi fedelissimi. Davanti a De Gea spazio a Dodo, Comuzzo, Ranieri e Gosens. In mezzo Adli e Cataldi, con Bove che dovrebbe alzarsi sulla sinistra. Dovesse esserci Sottil potrebbe scivolare in panchina Adli, con l’ex Roma in mediana. Beltran e Colpani completeranno la trequarti alle spalle di Kean.
La settimana, come detto, è già subito particolarmente impegnativa. Como, Paphos e poi Inter. Una mano la dà la logistica. La Fiorentina giocherà (dopo oggi) cinque partite consecutive al Franchi. Quantomeno si risparmieranno tempo ed energie in viaggi. Dal ‘Sinigaglia’ a Natale sarà poi tutta una tirata. Nove partite, una ogni tre giorni. Inutile dire che sarà un periodo significativo per testare una volta di più le ambizioni della Fiorentina. Parentesi che poi porterà dritta al mercato, lì dove Rocco Commisso ha confessato di voler dare una mano ulteriore a Palladino. Arrivare a quel periodo sulle ali dell’entusiasmo potrebbe valere doppio.

Di
Alessandro Latini