
Il responsabile del settore giovanile della Fiorentina ha parlato di alcuni giovani viola arrivati in prima squadra e il loro processo di maturazione
È intervenuto il responsabile del settore giovanile della Fiorentina, Valentino Angeloni, a Radio Bruno soffermandosi sulla chiamata in nazionale di Pietro Comuzzo: “Vale tutte le vittorie che abbiamo fatto o che potrebbero arrivare. La soddisfazione è incredibile. Un ragazzo 2005 che dopo 7/8 partite da titolare viene chiamato da Spalletti è una cosa straordinaria. Ci riempie di orgoglio. È un regalo bellissimo”.
GIOVANE DAL PASSO IN PIÙ. “In certi aspetti si vede subito, ma poi ci sono delle maturazioni di non facile lettura. Possiamo vedere le qualità fisiche. Quanto può aumentare un ragazzo stando in prima squadra e capendo di avere spazio è infinito. Kayode e Comuzzo hanno giocato con continuità negli ultimi due anni e sono stati notati continuamente dall’allenatore, crea degli aspetti mentali di una spinta indecifrabile. La differenza vera è se quando arrivano in prima squadra, sanno starci”.
MATURARE. “Pietro è uno degli esempi che proponiamo. Venne nel convitto da ragazzino. È sempre stato perfetto a scuola, nei comportamenti e nella mentalità. Dimostra più anni di quelli che realmente ha. Anche altri sono maturati e adesso hanno quella mentalità. Kayode appena arrivato era…oddio. Negli anni di lavoro con lo staff ha fatto qualcosa di incredibile. Fortini è un ragazzo con doti importanti, che ha fatto una maturazione in un anno. Anche Bianco il primo anno con Italiano gli ha permesso di avere una maturazione importantissima, che aveva necessità di fare. Lo stesso Luca Ranieri che è ’99, ha fatto passaggi in Serie B e ora è titolare in prima squadra”.
ERRORI. “L’errore più grande che non devono fare è tornare da un’esperienza maggiore in Primavera e sentirsi demoralizzati. Ci sono dei passaggi e dei momenti. Tornare con un atteggiamento sbagliato dimostra che ancora non sei pronto. È chiaro che sono ragazzi, ma devono capire che fa parte del processo di maturazione. Per noi quello che conta è la mentalità e la testa che ha un ragazzo”.

Di
Redazione LaViola.it