
Viola impegnati in Svizzera contro il San Gallo in Conference League per dare continuità alla vittoria ottenuta contro i The New Saints
Quattro vittorie e un pareggio nelle ultime cinque partite hanno trasmesso alla Fiorentina e al suo allenatore quella fiducia, quella serenità, quell’entusiasmo da sempre fondamentali per prepararsi a nuovi esami. II prossimo sarà oggi (ore 18.45) allo stadio Kybunpark, la casa della formazione svizzera del San Gallo contro cui Raffaele Palladino andrà a caccia del primo successo esterno in Conference League, dopo l’esordio vincente al Franchi a inizio ottobre con i gallesi del The New Saints battuti 2-0. Scrive Tuttosport.
L’obiettivo è sfruttare la carica del 6-0 conquistato domenica sul campo del Lecce che ha catapultato i viola al quinto posto in classifica e spazzato via come d’incanto le critiche e mugugni per un inizio di stagione faticoso. «Non leggo né sento nulla, ho la forza di concentrarmi sul lavoro. E poi – rimarca il tecnico – so come funziona, sono nel calcio da oltre 20 anni, c’è sempre poco equilibrio: in base ai risultati ci si esalta o ci si abbatte troppo in fretta. Io però di equilibrio ne ho e così pure i miei ragazzi, non sarebbe male ce ne fosse un po’ anche fuori…».
Ricorda che, anche quando non brillava, la sua squadra ha perso solo una partita, a Bergamo con l’Atalanta. «Sapevo che era solo questione di tempo, non ci sono segreti, difesa a 3, difesa a 4, si tratta solo di continuare a lavorare come stiamo facendo e aumentare l’intesa e la conoscenza fra i ragazzi. Ho la fortuna di avere un gruppo di grandi giocatori, ma soprattutto grandi uomini e di averne tanti a disposizione, io li amo tutti e vorrei farli giocare tutti».
Così la Conference diventa l’occasione per chi ultimamente è rimasto fuori
Il turnover sarà ampio, come è stato contro il The New Saints, previsto il rilancio di Biraghi, Quarta, Kayode, Ikoné, Sottil, Richardson, forse Moreno (ma potrebbe iniziare Ranieri) oltreché di Terracciano, sempre più portiere di coppa. Kouamé dovrebbe giostrare al centro dell’attacco al posto di Kean che, per la distorsione alla caviglia sinistra rimediata a Lecce, non andrà neppure in panchina, ma è partito comunque con i compagni per continuare a lavorare in vista del recupero per la Roma. «Moise è venuto con noi, ci auguriamo di riaverlo per domenica», stringe le dita Palladino già costretto a dover rinunciare almeno per un mese al suo numero 10 Gudmundsson.
Ma il giovane allenatore viola non è tipo da piangersi addosso, c’è una sfida europea che incombe e si aspetta risposte all’altezza da chi scenderà in campo. Perché, con la stagione che sta entrando nel vivo, c’è bisogno di tutti. «Fare tanti cambi non significa che sottovalutiamo il San Gallo, l’abbiamo studiato a fondo, è una squadra di qualità che proverà a crearci problemi, sarà una partita tosta in un ambiente caldo. Ecco perché chi giocherà dovrà dare battaglia».
C’è chi gli ricorda che proprio contro la Svizzera la nostra Nazionale è uscita dall’Europeo. «Conosco il calcio elvetico e il suo spirito, ho anche avuto modo di trascorrere diverso tempo da giovane in questo Paese. Quindi so che questa gara non sarà una passeggiata e l’affronteremo nel modo giusto, decisi a fare una grande prestazione. Al pari del campionato e della Coppa Italia, la Conference è un obiettivo cui teniamo molto». Lo dimostrano le 17 partite su 35 vinte dalla Fiorentina negli ultimi due anni in questa competizione: è mancata però per due volte la più importante, nelle finali di Praga e Atene. Palladino sogna di colmare quel vuoto.

Di
Redazione LaViola.it