
Anche contro il Milan il tecnico viola li ha fatti giocare tutti dal 1′: chi dà qualità, chi equilibrio, chi geometrie
L’artista Yacine Adli, l’uomo d’ordine Danilo Cataldi e l’eclettico Edoardo Bove. Tre giocatori che regalano ai viola versatilità a centrocampo. Una delle sfide di Raffaele Palladino è stata quella di farli convivere, senza dover scegliere ogni volta. E così è stato contro il Milan quando sono scesi in campo in contemporanea dal primo minuto. Si integrano, si completano e possono diventare il vero motore viola. I loro club di appartenenza in estate hanno rinunciato a loro, ma ora sembra che la Fiorentina non possa più rinunciarci, scrive La Gazzetta dello Sport.
NESSUNO ESCLUSO. Un ruolo-chiave lo recita Bove che ha saputo ricoprire la posizione di trequartista, di mezzala e in mediana. Una pedina strategica a cui, nel momento del suo arrivo, l’allenatore aveva pensato soprattutto più avanzato per poi scoprire che poteva agire in tutte le altre zone. L’intuizione del tecnico e la disponibilità di Bove sono state determinanti. E la stessa apertura è arrivata pure da Adli. L’ex Milan ha già segnato anche due reti ed è un fattore da non sottovalutare perché può prendere il posto, da questo punto di vista, di Jack Bonaventura che nella prima parte della passata stagione è stato a lungo il miglior marcatore viola in Serie A per poi concludere con otto centri.
AL VOLANTE. Danilo Cataldi invece è stato buttato nella mischia fin da subito, poche ore dopo essere arrivato a Santa Maria Novella. Cinque partite di campionato a disposizione, dal Monza al Milan, tutte giocate dal primo minuto. Palladino gli ha dato le chiavi del centrocampo e lui ha sfruttato al massimo quella fiducia, anche nell’ultima uscita con il Milan quando ha dato ordine alla manovra. Impossibile ora metterlo da parte e il pensiero va già alla possibilità di riscattarlo dalla Lazio a fine stagione per una cifra che si aggira sui 4 milioni.

Di
Redazione LaViola.it