Carnasciali: “Quattro o tre…non può essere un problema per chi ha sempre fatto il difensore”

L’analisi delle difficoltà della Fiorentina da parte dell’ex difensore viola Daniele Carnasciali che parla di Pongracic, difesa a quattro e tre

Parla così a Lady Radio l’ex difensore della Fiorentina Daniele Carnasciali: “Ricordo quando con Ulivieri, a Bologna, passai a fare il centrale di destra in una difesa a tre. C’è differenza tra giocare a quattro e a tre, però dipende anche dalle caratteristiche dei singoli giocatori”.

DIFESA. “A me preoccupa più la fase difensiva, che il singolo. I reparti li vedo troppo distanti, ci sono tanti giocatori adattati in altre zone del campo, come Biraghi, che fa il ‘braccetto’, lo può fare, una volta, per emergenza, ma penso anche a Pongracic che ha sempre giocato a quattro e ora deve giocare a tre. Mi sembra che non ci sia stata troppa sintonia tra chi ha fatto il mercato e l’allenatore. Credo che Palladino debba prima considerare i giocatori e le loro caratteristiche che non viceversa e adattare i calciatori e metterli fuori ruolo”.

TRE-QUATTRO. “Se uno gioca in Serie A, ha sempre giocato a pallone, ha sempre fatto il difensore come Ranieri o Pongracic, giocare a due o tre o a quattro non può essere un problema. Ti devi adattare, non esiste che uno non riesca a farlo o non possa farlo. Poi, attenzione, conta molto anche il centrocampo che deve dare una mano alla difesa. Penso all’Atalanta, i loro centrocampisti erano sempre liberi di lanciare gli attaccanti, e questo ha fatto la differenza. Allo stesso tempo non capisco la tempistica sul mercato: sapevi benissimo che dovevi rifare il centrocampo, ma si è aspettato gli ultimi giorni. Così non è facile per un allenatore nuovo”.

PONGRACIC. “A Lecce il lavoro sporco lo faceva più Baschirotto rispetto a Pongracic. Qui ha dovuto fare il marcatore vero, ha avuto un inizio difficile prendendo cartellini come a Parma e forse è andato un po’ in crisi. Ma le caratteristiche di un giocatore le vedi in allenamento, penso che Palladino debba ancora trovare il modo di mettere i singoli in campo sfruttando le loro qualità”.