
Da ct della Turchia sta avanzando agli Europei in Germania: prossimo ostacolo l’Olanda. Ma Montella non dimentica gli anni in viola
La sua Turchia è una delle sorprese di Euro2024, qualificata ai Quarti contro l’Olanda dopo aver superato l’Austria agli Ottavi. Sul Corriere dello Sport intervista a Vincenzo Montella, ex tecnico viola che nel ripercorrere la sua carriera cita anche la tappa di Firenze: «Tifosi turchi? È un orgoglio per me averli resi felici. È una responsabilità che sento nei confronti di un Paese che mi ha fatto innamorare. E come me la sentono i giocatori. È il cuore turco che ci ha permesso di battere l’Austria. Unico italiano ad essere felice? Io non mi sento in concorrenza con l’Italia o con gli altri allenatori italiani. Spero anzi che i miei colleghi siano contenti per me. Se un italiano ha successo all’estero è un vantaggio per tutti, si creano nuovi mercati».
Parlando di rivincite, il nostro calcio ha smesso di cercarla dopo un ottimo inizio di carriera. «Ma io non vivo una sfida con gli altri, semmai con me stesso. Tre anni fa ho deciso di trasferirmi in Turchia perché ho passione e volevo mettermi alla prova. Così ho solo avuto la conferma che di calcio si può parlare ovunque, non solo in Italia».
Però è indiscutibile che Montella sia stato snobbato. «Per me è stato difficile cambiare aria. Ma ora sono contentissimo in Turchia, un Paese magnifico. Qualche soddisfazione me la sono già tolta, pur essendo abbastanza giovane: ho allenato in Champions la Roma e il Siviglia, ho vinto all’Old Trafford un ottavo di finale passando il turno, ho vissuto tre anni straordinari a Firenze proponendo un calcio innovativo, senza incontristi a centrocampo. Va bene così, davvero».

Di
Redazione LaViola.it