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Editoriali

5 giorni al via, la Fiorentina è ancora un cantiere aperto. Mediana da rifare, Kean scommessa fortemente voluta

Dubbi e suggestioni sull’attaccante classe 2000, in procinto di vestire la maglia viola. A inizio ritiro, Palladino sarà numericamente in difficoltà

A pochi giorni dall’inizio della stagione della Fiorentina, fissato per il prossimo lunedì 8 luglio, l’attenzione resta rivolta al calciomercato. Il primo giocatore che, salvo imprevisti, tra domani e venerdì arriverà a Firenze per firmare con la sua nuova squadra è Moise Kean.

Nome che non scalda troppo l’ambiente viola, perché viene da diverse stagioni difficili, soprattutto l’ultima conclusa con zero gol. Oltre all’etichetta di “bad boy” che si porta dietro, l’attaccante della Juventus l’anno scorso ha avuto anche diversi problemi di natura fisica, tali da far saltare il suo trasferimento all’Atletico Madrid. Per un giocatore con le sue caratteristiche, essere a posto fisicamente è essenziale.

Soprattutto, Kean ha raggiunto la doppia cifra di gol stagionali soltanto una volta in carriera, quando era al PSG, nel 2020-21 (ne fece 19 in tutte le competizioni, 13 in Ligue 1). Per queste ragioni, il classe 2000 non può che essere inserito tra le scommesse e non tra le certezze. Un profilo che, volendolo paragonare a giocatori giunti negli ultimi anni sulle rive dell’Arno, assomiglia a quello di Luka Jovic: calciatori di grande potenzialità, in larga parte inespressa, con diversi punti di domanda. A differenza del serbo, però, stavolta la Fiorentina lo pagherebbe eccome: circa 18 milioni, tra parte fissa e bonus.

Tuttavia, è bene ribadire che il giocatore è voluto fortemente da Palladino, che già lo chiedeva a Monza e che è convinto di trasformarlo in quel centravanti da doppia cifra che cerca la Fiorentina. Ieri sui social Kean ha voluto mandare un segnale, postando una storia mentre si allena da solo. Il messaggio che vuole far passare agli occhi del pubblico è chiaro: ha tanta voglia di fare. Pradè aveva fatto capire che non si sarebbe potuto sbagliare ancora una volta la scelta della punta, il primo colpo in quella posizione è ancora una volta un azzardo. Un giocatore ancora giovane, con margini di crescita, che ha giocato in grandi squadre, ma da rilanciare e pieno di incognite. Se l’azzardo pagherà, tanti dei problemi recenti verranno risolti. Se non pagherà, saremo punto e a capo.

Ma Kean non sarà l’unica punta ad arrivare, almeno nelle intenzioni della società. La Fiorentina vuole un altro attaccante, anche se le cifre per acquistare il calciatore bianconero suggeriscono che sia lui il centravanti forte di cui parlava Pradè, almeno dal punto di vista dell’esborso economico. Per altre operazioni, inoltre, servono le cessioni. Di Ikoné, che non sembra ancora essere convinto dell’Arabia Saudita, e di Nzola, la cui cessione è vincolante anche per liberare uno slot da attaccante là davanti.

Sulla trequarti la Fiorentina ha puntato forte su Zaniolo, ma nelle ultime ore sembra che l’Atalanta abbia definitivamente sorpassato i viola. Dove la Fiorentina è davvero indietro, a cinque giorni dall’inizio del ritiro, è il centrocampo. Certificati gli addii dei tre giocatori in scadenza, Duncan, Castrovilli e Bonaventuraquest’ultimo con coda polemica derivante dalle dichiarazioni del procuratore –, di centrocampisti presenti la scorsa stagione è rimasto solo Mandragora, con il rientrante Amrabat che però non sembra avere alcuna intenzione di restare a Firenze. Giovani a parte, Palladino rischia di iniziare il ritiro con pochissimo tra le mani nella zona nevralgica del campo. Vedremo se da qui a lunedì la Fiorentina chiuderà un colpo in quella zona, ma al momento i viola sono in grande ritardo.

Anche in difesa, visto il cambio di modulo, la Fiorentina ha la necessità di muoversi nel mercato dei centrali. Con la difesa a tre servono almeno due acquisti, ma al momento la priorità è rivolta alle altre due zone del campo. Tuttavia, anche in questa zona Palladino nei primi giorni di ritiro si troverà in difficoltà: Milenkovic e soprattutto Martinez Quarta, impegnati rispettivamente in Europei e Copa America, raggiungeranno più avanti i compagni, beneficiando di vacanze extra.

Insomma, a cinque giorni dall’inizio ufficiale della nuova stagione e del ciclo Palladino, la Fiorentina è un cantiere aperto. Le due competizioni per nazionali ancora in corso e l’andamento sempre più attendista del calciomercato europeo rallentano le cose, ora però bisogna muoversi. Per il bene dell’allenatore e della Fiorentina in generale.

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