Fedelissimo di Italiano, a gennaio il pressing della Juve lo ha fatto vacillare. Solo l’intervento del tecnico lo ha fatto restare
Pensandoci bene, il finale non poteva essere che questo. Perché Giacomo Bonaventura è stato, più di ogni altro, l’uomo che negli ultimi tre anni ha accompagnato Vincenzo Italiano. Sotto tutti i punti di vista, nel bene e nel male. Un rapporto fortissimo, il loro, che non si è mai rotto nonostante non siano mancate discussioni, tensioni o confronti. L’ultimo a gennaio, quando tra Jack e la Fiorentina si era messa di mezzo la Juventus. Un corteggiamento serio, lo scontro tra il centrocampista e l’ex direttore generale Joe Barone e il rischio di vivere sei mesi da separati in casa scongiurato (appunto) soltanto grazie al legame tra giocatore e allenatore. Così scrive il Corriere Fiorentino.
CONFRONTO. «Ho bisogno di te, lasciamo perdere tutto il resto e pensiamo soltanto a chiudere alla grande la stagione». Fu questo, a grandi linee, il discorso che il tecnico fece al suo giocatore di maggior qualità. Il resto è storia recente e il finale, purtroppo, non è stato quello che tutti speravano. L’ultima presenza di Bonaventura con la maglia viola è stata la finale di Atene, con quell’occasione mancata nel primo tempo che poteva ribaltare il destino e che invece resterà per sempre stampata nella sua testa come una specie di incubo. Il futuro, invece, è altrove.

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Redazione LaViola.it