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Il borsino per Atene, chi sale e chi scende. Nzola in risalita, dietro e in mezzo diversi in calo

In vista di Atene in diversi hanno evidenziato dei progressi, altri sono regrediti. Dietro le preoccupazioni maggiori della Fiorentina

Come sottolinea il Corriere Fiorentino, a dieci giorni dalla finale di Atene la Fiorentina s’interroga sullo stato di forma dei singoli, anticamera delle scelte di formazione nella gara con l’Olympiacos che assegnerà la Conference League.

DAVANTI. Le notizie migliori arrivano da Nzola, che col Napoli ha trovato un altro gol dopo quello messo a segno col Bruges all’andata e il rigore che si è procurato in Belgio. L’angolano ha mandato dei chiari messaggi, tanto da rendere meno scontata la titolarità di Belotti. Beltran si è reso finalmente decisivo, seppure solo in Belgio, mentre anche se a corto di gol Kouame è un fedelissimo del tecnico che difficilmente rinuncerà alla sua velocità sulla sinistra. Nonostante un rendimento altalenante, Nico resta il primo riferimento offensivo, mentre Ikoné, anche negli ultimi spezzoni di partita, continua ad essere nient’altro che un’alternativa.

MEDIANA. In mezzo al campo tutto ruota attorno a Bonaventura. Jack, dopo i problemi rimediati a Verona, è rientrato col Napoli ma non è apparso al meglio della condizione. Arthur ha messo a segno il primo gol, col Monza, poi ci sono Mandragora e Duncan che comunque stanno bene. Maxime Lopez, invece, si è confermato risorsa utile.

DIETRO. In difesa le cose non sono andate benissimo. Gli approcci non sono piaciuti, con tre gol subiti nei primi 15 minuti delle ultime 3 sfide. Il rigore regalato al Verona, le reti di Djuric e quella di Rrahmani hanno evidenziato che dietro c’è più di qualcosa da rivedere. Al Bentegodi è stato soprattutto il malinteso tra Christensen e un Ranieri uscito dal gruppo dei titolari a pesare, mentre su Quarta si concentrano le preoccupazioni, non tanto per le prestazioni quanto per le difficoltà in marcatura e nel gioco aereo. Al termine di un’annata tra le più difficili Milenkovic sembra invece aver ritrovato un pizzico di sicurezza mentre il gol su punizione farà bene a Biraghi così come a destra Dodò, dal suo rientro, non pare aver risentito del lungo stop per l’operazione al ginocchio con buona pace di Kayode.

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