
“Mi auguro che ad Atene la Fiorentina faccia LA partita. Io comunque ho un buon sentore”, ha detto l’ex calciatore viola
Parla così l’ex calciatore della Fiorentina Celeste Pin in occasione dei festeggiamenti dei 70 anni di Moreno Roggi e Giancarlo Antognoni a Coverciano ai media presenti, tra cui Laviola.it: “Mi aspetto la prestazione da parte della Fiorentina, perché arrivando in finale ha fatto un percorso felice. L’Olympiacos era forse la meno predestinata ad arrivare in finale ma ha fatto una grande prestazione in semifinale contro l’Aston Villa. Sicuramente sarà un test importante. Il fattore casalingo sarà relativo, perché la finale si disputerà nello stadio degli acerrimi rivali dell’AEK”.
CHI IN FINALE IN DIFESA? “Prematuro parlarne perché ancora mancano diverse giornate di campionato e ci sono altre partite da giocare. Italiano ha sempre fatto un percorso di scelte mirato alla condizione psico-fisica. Chi starà meglio in quel momento giocherà. I greci hanno una buona punta, un buon giocatore, e quindi ci vorrà molta attenzione”.
AQUILANI. “La società deve fare attente valutazioni sulla questione allenatore. Anche perché bisogna capire che gruppo di giocatori andrà a fornire all’allenatore. Io mi auguro che la Fiorentina il prossimo anno faccia l’Europa League, e con questo ho detto tutto (ride, ndr)… Pertanto al momento non penso all’allenatore e non ci voglio pensare perché prima c’è una partita fondamentale per la stagione, che può determinare in un modo o in un altro il futuro”.
EUROPA LEAGUE. “Possibile raggiungerla col campionato? I viola possono tranquillamente fare 9 punti, ma potrebbero non bastare per raggiungere l’Europa League tramite il campionato. Sceglierei la strada più facile: vincere la Conference, una partita sola, e raggiungere così l’Europa League (ride, ndr)”.
BILANCIO STAGIONALE. “La vittoria della Conference può influire sul bilancio sulla stagione? Indubbiamente. Alzerebbe l’asticella di tanto. Mi auguro che ad Atene la Fiorentina faccia LA partita. Poi c’è un destino, questo lo sappiamo… Io comunque ho un buon sentore”.
CHI PUÒ ESSERE DECISIVO. “Se torna a star bene, Bonaventura”.

Di
Andrea Guida