Fiorentina, stavolta non basta neanche l’orgoglio. Ora la Conference

Deludente, noioso. Questo il commento alla partita dei viola al Franchi contro il Genoa che si è giocata ieri pomeriggio

Insolito l’orario, insolito il clima, un caldo settembrino più che aprilante, così di solito per almeno 45 minuti c’è stata la Fiorentina di questi tempi. Una squadra che, giocando a ritmi compassati e a velocità di crociera, non riesce neppure a coltivare l’ipotesi del volo. Scrive La Nazione.

Quando è così non stupisce se nemmeno gli episodi sono a favore, dal gol annullato per millimetri a Belotti alla leggerezza sciagurata di Quarta. Anche stavolta a salvarla è arrivato l’orgoglio. Quel carattere che spesso non è mancato alla squadra e che l’ha aiutata a levigare i difetti e ampliare le qualità che pur esistono, come dimostra quel cross preraffaellita disegnato da Bonaventura per Ikoné. Non molto, certo.

Ma forse anche questo poco potrebbe bastare giovedì prossimo con il non irresistibile Plzen per passare il turno. Se invece, come si racconta, esiste un patto fra calciatori e società per provare a portare a casa un trofeo in questa stagione, ecco per quello si ha l’impressione che serva molto di più del viola pallidino intravisto ieri.