Il mental coach Tavoletti: “Reagire come avrebbe voluto Barone. Ora deve essere bravo Italiano”

Le parole del mental coach: “Servirà il miglior Italiano dal punto di vista mentale. Meno tattica e più cuore”

Il mental coach sportivo Stefano Tavoletti ha parlato a Radio Bruno dell’aspetto psicologico dopo la tragedia per la morte di Joe Barone: “Provare a reagire, quello che avrebbe voluto Joe Barone. Avrebbe sicuramente “The show must go on”. E’ triste dirlo ma è così, ci sono ancora tre obiettivi da poter raggiungere. Importante porre la giusta concentrazione sugli obiettivi da raggiungere, dovrà essere molto bravo il mister a ricompattare il gruppo”.

ITALIANO. “Servirà il miglior Italiano dal punto di vista mentale. Non me ne voglia, ma meno tattica e più cuore, cercare di vincere ogni duello con uno scopo per farlo. È quello che avrebbe voluto Barone. Vincere i duelli individuali per regalare una gioia alla città, ai tifosi, ai familiari e al presidente. Non c’è tempo per piangersi addosso, in questo momento ci sono due nature nella mente dei giocatori. Una parte che cercherà di trovare forti motivazioni, un’altra che cercherà di affliggere i ragazzi tirando fuori i ricordi. L’energia va dove si pone l’attenzione, Italiano deve essere bravo a focalizzare l’attenzione della squadra sugli obiettivi, a dare uno scopo supremo. Dire che bisogna raggiungere gli obiettivi perché lo avrebbe voluto Joe Barone”.

LEADER. “Dovranno essere bravi i più ‘vecchi’, Biraghi e Milenkovic, che hanno vissuto questo dramma 6 anni fa con Astori. Dovranno trascinare gli altri ragazzi. Trovo giusto anche dare continuità all’assetto societario, Barone era un leader e non si può ricostruire un ruolo così in poco tempo”.

LA SOSTA. “Quando successe il dramma Astori c’erano uomini importanti e reagirono. Forse l’ideale sarebbe stato tornare subito in campo, invece la sosta rinvierà il tutto”.