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Rassegna Stampa

Gazzetta: Juve, crisi nera. Allegri può lasciare a fine stagione. Per il futuro c’è anche Italiano

Bianconeri a corto di risultati, Allegri nervoso e rinnovo di contratto da definire. Non è escluso il divorzio in estate

Il cielo è grigio sopra Torino, colore che s’abbina perfettamente a partita e risultato, ma quando Massimiliano Allegri lascia l’Allianz Stadium un raggio di sole fa capolino in mezzo alle nuvole, come se volesse prendersi beffe di lui. Max sembra un uomo solo in lotta contro il mondo, sconfortato dai risultati degli ultimi due mesi (7 punti nelle ultime 8 partite, una media da zona retrocessione), tradito dai suoi uomini (prima di tutto Dusan Vlahovic, che si è fatto espellere per una leggerezza) contestato dai tifosi (che hanno fischiato copiosamente la squadra all’intervallo e a fine gara), braccato dal Bologna (che adesso è a -5), sempre più lontano dal secondo posto (Milan a +3) e con il futuro fortemente in bilico. Così scrive La Gazzetta dello Sport.

POSSIBILE ADDIO. Contro il Genoa, ultimo ostacolo sulla carta abbordabile prima che il calendario diventi terrifico (Lazio, Fiorentina, derby, Cagliari e Milan con in mezzo le due semifinali di Coppa Italia), è arrivato un pareggio che smuove appena la classifica e lascia tanti dubbi. Nervoso, Allegri, come dimostra il battibecco in diretta tv con un opinionista di Sky. Poi c’è la questione del contratto, che la società ha deciso di affrontare a fine stagione, con la qualificazione Champions in mano. Allegri è legato alla Juventus fino al 2025 e Cristiano Giuntoli pubblicamente continua a blindarlo, ribadendo che il club è contento dell’operato del tecnico e vuole andare avanti con lui. Dall’altra parte però Max ci ha tenuto a far sapere di non essere mai stato chiamato per parlare della prossima stagione o di un eventuale rinnovo. Tutto può succedere e il divorzio anticipato non si può escludere. Dipenderà anche dalla piega che prenderà la stagione: in ballo c’è ancora la Coppa Italia, con la possibilità di chiudere il 2023-24 festeggiando un trofeo che manca dal 2021. Se sarà addio (che potrebbe arrivare anche per volontà del tecnico) tra i papabili ci sono Thiago Motta, artefice del miracolo Bologna (che però in caso di Champions potrebbe farsi convincere dall’amore dei tifosi a restare), Vincenzo Italiano (Fiorentina) e Raffaele Palladino (Monza).

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