Connect with us

Editoriali

La risposta della Fiorentina, tra novità tattiche e grande solidità mentale. Ora la prova più dura: la continuità

Italiano

Con la Lazio i viola hanno mostrato grande mentalità, rifiutandosi di non vincere la partita. Questa Fiorentina a trazione anteriore è da riproporre in futuro?

La miglior risposta che potesse arrivare, nel momento più difficile. La Fiorentina vittoriosa 2-1 con la Lazio ha dimostrato di essere una squadra viva, fedele alle idee del proprio allenatore, disputando forse la miglior partita della stagione con idee tattiche e forza mentale tutt’altro che scontate.

Una squadra inedita, quella schierata da Italiano, che ha sorpreso tutti proponendo un undici a trazione anteriore, con soli interpreti di qualità dal centrocampo in su, giocandosi la partita sul dominio totale del gioco, riaggredendo con un furore pazzesco i biancocelesti ad ogni palla persa. Alla lettura delle formazioni ufficiali, in molti – anche chi scrive – temevano di vedere in campo una Fiorentina totalmente squilibrata, che subisce imbarcate ad ogni possesso palla avversarie. D’altra parte, il calcio di Italiano era stato messo in discussione dopo un filotto di prestazioni opache, scialbe. Si pensava che la soluzione potesse essere un atteggiamento più guardingo, visto che il tipico pressing ultra offensivo del tecnico gigliato nelle ultime settimane non stava più dando i suoi vantaggi, esponendo soltanto la Fiorentina a pericolose ripartenze. Invece, Italiano ha scelto di affidarsi ciecamente ai propri principi, estremizzandoli. E così ha stravinto il duello con Sarri.

La differenza, oltre all’idea tattica in sé, l’ha fatta l’atteggiamento della squadra. Tambureggiante, furibondo, testardo. La risposta mentale della Fiorentina è stata altrettanto sorprendente quanto l’assetto tattico: si pensava che i viola si sciogliessero dopo un primo tempo ai limiti della perfezione chiuso inspiegabilmente in svantaggio. Invece, la Fiorentina è entrata nel secondo tempo con lo stesso atteggiamento del primo. Quasi tutti ritenevano che il quarto rigore sbagliato dai viola sarebbe stata una mazzata difficile da digerire. Allo stesso modo, dopo il penalty fallito da Gonzalez ha continuato a spingere, trovando il 2-1 appena un minuto dopo su azione iniziata dallo stesso Nico.

Si è avuta la netta impressione che la Fiorentina si rifiutasse di non vincere la partita. Una grande reazione, inaspettata viste le numerose difficoltà che stavano affrontando i viola in questi primi due mesi del 2024. Nel momento più duro, quando si iniziava a temere che la squadra stesse scivolando via dalle mani dell’allenatore, è arrivata una prestazione super a rialzare la Fiorentina. Non è affatto la prima volta che accade nel ciclo di Italiano, ma forse mai come in questa occasione se ne avvertiva l’urgenza. A tutto ciò si aggiunge la crescita dei tre giocatori chiave, Gonzalez, Bonaventura e Arthur: se stanno bene, spostano gli equilibri della squadra.

Basta una grande partita per dichiarare guarita la Fiorentina? A costo di annegare nel mare delle banalità, occorre ricordare che la prova dei fatti arriva solo tramite la continuità. Di prestazioni e di risultati. Solo i prossimi impegni potranno dirci l’effettivo stato di salute di Gonzalez e soci. Tuttavia, la prova di forza mostrata contro una bestia nera come la Lazio è di quelle che lasciano con il sorriso, come quello che aveva stampato in faccia Italiano dopo la partita.

Possiamo semmai chiederci se l’assetto tattico visto con la Lazio verrà riproposto dal tecnico gigliato. Italiano nel post partita è stato più volte interrogato su questo, ma in pratica ha glissato. Difficile capire le sue reali intenzioni, ma una squadra così spregiudicata è molto dispendiosa in termini di energie psicofisiche ed è supportabile solo se tutti gli elementi danno il 110%, consentendo l’immediato recupero palla per evitare che gli avversari possano anche solo imbastire una ripartenza. Ecco, pretendere che la Fiorentina giochi a questi ritmi tutte le prossime partite, con il calendario che si torna ad affollarsi e contro squadre di prima fascia, risulta una prospettiva un po’ troppo ottimistica. Probabile che Italiano torni spesso a fare affidamento su uno tra Mandragora e Duncan, per dare più sostanza al centrocampo.

Tutto questo senza però dimenticare quanto di buono si è visto contro la Lazio: il sistema di gioco visto lunedì al Franchi, un mix tra il 4-2-3-1 (in fase difensiva) e il  4-1-4-1 (in fase di possesso) con Bonaventura e Beltran in una posizione ibrida, verrà sicuramente riproposto. Anche perché, l’auspicio è con un Belotti che si sta rivelando preziosissimo anche senza segnare e un Jack in netta ripresa, lasciare fuori uno tra l’italiano e il Vikingo diventi sempre più difficile.

Sabato si apre un mini ciclo di cinque partite nel quale la Fiorentina giocherà al ritmo di una sfida ogni tre giorni. Col Torino i viola sono chiamati a confermarsi, a dimostrare di aver ritrovato quella continuità che manca da troppo tempo. Per iniziare al meglio un mese di marzo che dirà tanto del campionato della Fiorentina.

36 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

36 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Editoriali

36
0
Lascia un commento!x