Solo una vittoria in cinque incroci per i viola nel ciclo Italiano, mai vincente al Castellani: ma oggi servono i tre punti per ripartire
«Tutti devono dare qualcosa di più in questo momento», ha detto Vincenzo Italiano dopo lo stop di Lecce che tanto male aveva fatto e poi l’ha ribadito dopo quello di Bologna, non meno doloroso seppur per altri motivi. E ovviamente si è messo dentro quel tutti, forse perfino in cima nel naturale senso di responsabilità di un allenatore a cui è affidato il comando di un gruppo che non sta rendendo per ciò che potrebbe: ad esempio, il tecnico sa di dover trovare ad ogni costo il modo di battere l’Empoli oggi pomeriggio, cosa che nei cinque precedenti da quando siede sulla panchina viola gli è riuscita una volta sola al secondo tentativo (cioè nel girone di ritorno) del primo anno a Firenze. Per il resto, due pareggi e due sconfitte, l’ultima delle quali lo scorso ottobre al “Franchi” con uno 0-2 netto. E il “Castellani” finora non è mai stato terra di conquista per lui nemmeno nell’unica incrocio quand’era a Spezia (1-1 nel 2019-20). Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
PUNTI E SERENITA’. Quindi Italiano sa benissimo che non sarà per niente facile e non ci voleva la casistica a metterlo di fronte alle difficoltà di un ostacolo davanti al quale la Fiorentina, tuttavia, non ha scelte diverse se non superarlo e trasformarlo in tre punti per dare sostanza alla classifica nella rincorsa all’Europa. Anche per alleggerire in qualche maniera la pressione sul mese e mezzo durissimo che si aprirà lunedì 26 con la Lazio per proseguire in successione con Torino, Roma, Atalanta, Milan e Juventus: bianconeri punto d’arrivo il 3 aprile per capire se la squadra viola sarà ancora in corsa per l’Europa. Ecco perché Empoli e la sfida a Davide Nicola sono così importanti, per molti versi decisivi a determinare intanto il nuovo profilo psicologico nel gruppo viola.

Di
Redazione LaViola.it