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Editoriali

Il Gallo Belotti canta a Firenze. Ma Italiano continua ad aspettare l’esterno

Andrea Belotti, Pradè e Barone
Foto ACF Fiorentina

Italiano ora ha una punta in più, e speriamo possa fare quei gol che sono mancati alla Fiorentina nella prima parte di stagione

La Fiorentina batte un colpo e Italiano si ritrova un Belotti in più. Piaccia o non piaccia sicuramente il Gallo va a migliorare un reparto assolutamente insufficiente nella prima parte di stagione. Serviva un attaccante migliore di Nzola e Beltran, il curriculum dice che Belotti lo è ma ora lo deve nuovamente dimostrare sul campo. Anche perché la sua esperienza a Roma non è stata affatto soddisfacente, non per altro era diventato ultima scelta con Mourinho. E anche in questi pochi allenamenti con De Rossi non ha convinto.

Dunque una scommessa anche per la Fiorentina che ha deciso di puntare sulla voglia di rivalsa di Belotti, anche in ottica Nazionale, per cercare, dopo anni, di trovare un attaccante con un buon feeling con il gol. Ora tocca a Italiano inserirlo nel miglior modo possibile nella sua Fiorentina. Intanto Nzola sta rifiutando ogni destinazione perché vuole rimanere a Firenze.

In questo caso Italiano potrebbe arretrare di qualche passo Beltran così da farlo agire come sotto punta, in sostanza nel ruolo attualmente ricoperto da Bonaventura (giocatore che con la partenza di Barak non ha più un’alternativa in squadra). Dunque nuovo ruolo per Beltran con i centravanti che rimarrebbero proprio Belotti e Nzola.

Ma il mercato non può certo finire qui: a Italiano serve ancora un esterno

Ok Faraoni, ok Belotti, ma non basta. La Fiorentina si è svegliata assolutamente tardi ma sembra determinata a portare a Firenze almeno un altro acquisto, ovvero quell’esterno che Italiano chiede a gran voce da circa un mese. Gudmundsson sarebbe assolutamente un ottimo elemento da inserire in squadra ma costa caro e provare a strapparlo al Genoa negli ultimi giorni di mercato sembra impresa quasi impossibile.

O meglio sarebbe possibile solo in un caso: accettare le condizioni del Genoa. Ovvero 30 milioni di euro in un’unica soluzione più bonus. A fronte di un’offerta della Fiorentina di 20 milioni di euro (pagabili in più anni come di consueto) più 2-3 milioni di bonus. La distanza sembra evidente e soprattutto difficilmente colmabile. A meno che una delle parti non decida di fare un deciso passo verso l’altra parte.

Ma, come detto, un esterno deve arrivare. Italiano lo ha chiesto. La Fiorentina ne ha bisogno. Dunque sarà un ultimo giorno di mercato piuttosto caldo per i dirigenti viola. Vargas è sempre lì, in attesa di una chiamata da Firenze. Così come l’Augsburg che però come il Genoa non ha mai avuto intenzione di scendere dalle proprie richieste.

E se è vero che nelle ultime ore si possono fare ottimi affari è altrettanto vero che acquistare titolari è molto complicato. Perché la squadra che vende deve poi, in pochissimo tempo, ovviare alla partenza di un titolare. E dunque lo fa partire solo alle cifre che ha in mente, a meno che non sia una squadra in grandi difficoltà economiche e costretta a vendere. Non è il caso del Genoa che a inizio mercato ha venduto Dragusin a 25 milioni di euro. I viola potevano muoversi prima ma hanno scelto di aspettare gli ultimi giorni di mercato sperando nell’occasione della vita.

In difesa intanto Mina è partito. Al suo posto, anche per motivi di lista, promosso Comuzzo: sarà il quarto centrale. Un azzardo? Forse sì, ma anche un grande attestato di fiducia in un ragazzo aggregato alla prima squadra già dal ritiro estivo. A centrocampo via Barak, che non sarà sostituito a livello numerico, mentre in attacco la casella di Brekalo aspetta di essere occupata nuovamente.

Non resta che aspettare dunque. L’ultimo giorno di mercato è iniziato e la Fiorentina si trova a dover essere per forza protagonista assoluta.

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