
L’argentino è guarito ma ora deve ritrovare la condizione per poter essere titolare. Contro l’Inter autonomia ridotta
È iniziata ieri, con la ripresa dell’attività, l’operazione per portare Nico Gonzalez di nuovo in campo domenica al Franchi contro l’Inter. Una settimana intera di allenamenti, una rarità da quando la Fiorentina gioca in Conference. Il 10 viola è l’unico che ha le qualità per far svoltare un attacco in difficoltà, soprattutto sugli esterni dove Brekalo e Ikoné hanno deluso ancora una volta. Scrive il Corriere Fiorentino.
Italiano non ha nessuna intenzione di svelare le proprie carte, a maggior ragione contro un’avversaria che arriva a Firenze da favorita, ma nel migliore dei casi l’argentino dovrebbe avere nelle gambe una mezzora di gioco. L’ipotesi più probabile, quindi, è rivederlo a partita in corso. Anche se, come detto, c’è una settimana di lavoro per ottenere il massimo possibile.
Gonzalez era tornato a correre insieme al gruppo mercoledì a Riad, a più di un mese dall’infortunio ai flessori che lo aveva costretto a uscire in barella contro il Ferencvaros in Conference. Ma la sua presenza in panchina era relegata agli eventuali rigori finali. «Nico è guarito, ma ha fatto venti minuti di allenamento con la squadra. Sta rientrando dopo tantissimo tempo» aveva detto Italiano la scorsa settimana, ribadendo che servirà pazienza per averlo al massimo della condizione dopo uno stop così importante. Parliamo di un talento prezioso e, come molte delle cose più preziose, anche fragile.
Nonostante manchi da metà dicembre, Gonzalez è ancora il miglior marcatore della squadra con 9 gol in tutte le competizioni. Le punte Nzola e Beltran ne hanno messi insieme 10. Allo stesso tempo, la sua importanza richiede un equilibrio maniacale nella gestione. Riportarlo tra i titolari nel più breve tempo possibile, e allo stesso tempo evitare ricadute che comprometterebbero tutto.

Di
Redazione LaViola.it