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Editoriali

Italiano e la squadra meritano rinforzi, la società non può sbagliare. Franchi: tutto in mano a Commisso

Commisso

Il tecnico ha reinventato la Fiorentina contro il Bologna per sopperire all’emergenza totale sugli esterni. E avrebbe bisogno anche di un bomber

Carlo Vanzini, giornalista di Sky che commenta la Formula 1, parlando di Leclerc spesso dice “date una macchina a questo ragazzo“. Frase utilizzata per sottolineare la qualità del pilota di fronte a una vettura assolutamente non all’altezza. Ecco la stessa frase potremmo utilizzarla per Italianodate dei rinforzi all’altezza a questo allenatore“.

Prima di tutto occorre fare un grande applauso a tutta la squadra della Fiorentina capace di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Una classifica meravigliosa, avanti in Coppa Italia e in Conference League e con la Supercoppa alle porte. Nonostante una rosa oggettivamente non costruita per tutto questo.

Dunque bravi a loro da Italiano ai giocatori. Ora però occorre la mano della società per permettere a questo gruppo e a questo allenatore di proseguire questa stagione esaltante. Perché è chiaro a tutti che la rosa di Italiano ha bisogno di essere puntellata e rinforzata. Certo tagliando qualche ramo secco, ma soprattutto aggiungendo qualità laddove francamente non se ne vede. E dunque soprattutto nel reparto offensivo.

Gli attaccanti non segnano e il reparto degli esterni è praticamente azzerato. Brekalo ha la valigia pronta e non vede l’ora di andar via. Ikoné pare già mentalmente altrove. Sottil e Nico sono infortunati e Kouame è in Coppa d’Africa. Dunque Italiano non ha esterni. Ed è lì che la società deve intervenire. E non con rincalzi ma con giocatori capaci di migliorare quel poco fatto fino ad ora.

Ngonge è un’occasione perché conosce il campionato italiano, perché il Verona ha bisogno di cedere e perché ha incassato da tempo l’ok di mister Italiano. Insomma è il giocatore che farebbe al caso della Fiorentina che però nicchia e questa attesa ha permesso al Napoli di inserirsi nell’operazione. Un bel problema se non si chiude in fretta.

L’altro nome è Bryan Gil, tutto tranne che un esterno con il gol nel sangue. Non segna praticamente mai. Non sbilanciamoci in paragoni, ma è un giocatore che rischia di non fare al caso della Fiorentina. A meno che non sia il secondo acquisto dopo il titolare.

Ma anche tra le punte servirebbe qualcosa di diverso

Nzola e Beltran sono classificabili ad oggi come delusioni. Chi per un motivo, chi per un altro, non sono stati all’altezza delle aspettative. Ma la Fiorentina ha bisogno dei gol degli attaccanti. Impensabile continuare una stagione con questo rendimento sotto porta e affidarsi solamente a Nico, Bonaventura e i difensori.

Serve altro. E le strade sono due: pregare e sperare che qualcuno in attacco si svegli, oppure trovare una soluzione sul mercato. Per questo è uscito il nome di Kean. In uscita dalla Juventus, società con cui la Fiorentina ha ormai da anni un canale preferenziale, e da cui ancora riceve i soldi di Chiesa e Vlahovic. E, sempre con la Juve, in ballo ci sarà anche il futuro di Arthur.

Insomma al netto della rivalità sportiva con la Juventus la Fiorentina ha un canale aperto e rapporti tutto sommato buoni. Così Kean può essere un’occasione. Ma a quali condizioni? La Juve punta al rinnovo del contratto e al prestito. Condizioni che non possono andar bene alla Fiorentina che inserendo un attaccante a gennaio andrebbe a rinnegare quanto fatto e speso in estate con Beltran e Nzola.

Prendendo il Kean di turno a titolo definitivo almeno si darebbe una parvenza di progetto, di programmazione, anche per il futuro. Portandolo a Firenze in prestito praticamente secco si rimarrebbe a vivere alla giornata. E, come detto, ci si ritroverebbe in casa due problemi come Nzola e Beltran.

Ma una soluzione in attacco va trovata. E tocca alla società che, almeno stavolta, è chiamata a non sbagliare.

Franchi, una giornata spartiacque

Infine chiudiamo con l’annosa vicenda Franchi. Oggi in Prefettura a Firenze andrà in scena il tanto atteso confronto tra Comune di Firenze, Fiorentina, Comune di Empoli e Prefetto per trovare una soluzione alla domanda posta dai tifosi “dove giocherà la Fiorentina?“. Domanda a cui avrebbe dovuto, da sempre, rispondere la Fiorentina ma non lo ha mai fatto. Se non paventando la soluzione più estrema: Modena.

Soluzione per altro rispedita al mittente dallo stesso Modena. L’invito, o più che altro la speranza, resta il solito: che le parti trovino un accordo per andare avanti. Il restyling del Franchi è ad oggi l’unica possibilità per avere uno stadio al passo coi tempi. Unica soluzione, non ce ne sono altre.

Si fa o non si fa. Dipende praticamente tutto dalla Fiorentina. Se Commisso decidesse di “buttare via” 4-5 milioni sul Padovani garantirebbe alla Fiorentina la permanenza a Firenze durante i lavori al Franchi (e tempistiche rispettate per il restyling). Se i tifosi non vogliono (giustamente) muoversi da Firenze devono sperare che Commisso contribuisca al Padovani. Mentre i soldi che investirebbe per completare il Franchi potrebbe riprenderli tranquillamente negli anni di gestione dell’impianto ristrutturato.

Senza considerare che un Franchi ristrutturato a metà porterebbe anche incassi assolutamente inferiori per la stessa Fiorentina che sempre e comunque lì giocherebbe.

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