
La Fiorentina in estate ha rivoluzionato l’attacco, ma per ora i numeri sono deficitari rispetto alla scorsa stagione
Via Jovic e Cabral, dentro Nzola e Beltran. Che frutti ha portato, fin qui, la rivoluzione offensiva messa a punto la scorsa estate? Qualcosa in questi primi mesi non è andato secondo i piani. O comunque secondo quelle che erano le attese per una coppia che avrebbe dovuto colmare una carenza che anche la scorsa stagione è parsa evidente. Jovic e Cabral alla fine hanno messo la loro firma su 30 gol complessivi (in due) in tutte le competizioni. Non una cifra di poco conto ma neanche quel che il tecnico si sarebbe atteso da due finalizzatori inseriti nel sistema di gioco viola che ha sempre creato occasioni in grandissima quantità. Così scrive La Repubblica.
SENZA TIRARE. Nel 2023 la Fiorentina ha segnato 109 gol, record nella storia viola. Eppure la sensazione che ha sempre accompagnato la Fiorentina, anche nei mesi scorsi, è che mancasse un bomber di classe che potesse risolvere, quando opportuno, anche una situazione tra le più complicate. Un po’ come accaduto col Sassuolo, con Nzola che chiude i suoi 90’ più recupero senza neanche riuscire a calciare una sola volta nello specchio difeso da Consigli e col 62% di precisione tra passaggi tentati e riusciti (il dato più basso dei suoi), Beltran che da subentrato prova a fare movimento e a rendersi vivace senza però impattare con una rete risolutoria.
IN RITARDO. E così arriva una sentenza che è una costante: quando la Fiorentina non è riuscita a far gol in questa prima parte di stagione (è accaduto sette volte tra campionato e preliminari di Conference), è sempre arrivata una sconfitta. Ma sono anche i numeri sotto porta di Nzola e di Beltran a far riflettere. Soltanto otto reti in due, in tutte le competizioni giocate. L’anno scorso, stesso periodo, Jovic e Cabral ne avevano messi a segno complessivamente dodici. Nzola è ai primi posti nella classifica, non certo esaltante, dei duelli persi in campionato. Soltanto il 35% dei contrasti totali vinti, addirittura solo il 28% dei contrasti palla a terra e il 43% di quelli aerei. Per Beltran il 39% dei contasti totali vinti, dato ampiamente macchiato da una carenza in fase di elevazione rimarcata dal 23% di duelli aerei vinti. Soltanto 7 tiri in porta in campionato per Nzola, addirittura 4 per Beltran dietro anche a Quarta.

Di
Redazione LaViola.it