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Editoriali

Il mercato non aiuta, Italiano ora deve ‘arrangiarsi’: l’ipotesi del cambio modulo e la soluzione Parisi

Mercato che ancora deve battere il primo colpo, Italiano deve arrangiarsi per provare a difendere la Coppa Italia. L’ipotesi del cambio modulo o la soluzione Parisi

Rigiocare subito per voltare pagina. Spesso si dice che dopo una sconfitta faccia bene tornare in campo a stretto giro di posta. Tempo per rimuginare su quel che è stato non ce n’è per Vincenzo Italiano, concentrato a trovare nuove soluzioni per la partita di domani sera contro il Bologna. Se un passo falso contro il Sassuolo può essere ben ammortizzato (il Napoli è andato ko, Atalanta e Roma si sono fermate a vicenda e il Bologna ha pareggiato), proprio la gara contro i rossoblù di Motta è da non sbagliare. Perché il cammino in Coppa Italia non sarà in discesa come quello dello scorso anno, ma un’altra semifinale può essere alla portata della Fiorentina. Sicuramente della squadra al completo. L’attualità però – lo sappiamo – parla d’altro.

Per questo Italiano sta valutando il da farsi. Oggettivamente improbabile che arrivino rinforzi dal mercato in tempo utile, c’è da mettere in campo qualcosa di diverso perché la Fiorentina del primo tempo contro il Sassuolo, con Ikoné e Brekalo sulle fasce, è stata praticamente nulla in fase offensiva. Al di là della difficoltà numerica c’è da mettere insieme che il croato non giocava da tempo, oltre le croniche difficoltà realizzative del francese. Il bivio tattico è servito. Continuare sulla stessa strada o cambiare rotta? Nella prima ipotesi l’idea Parisi un po’ più alto è piaciuta e potrebbe essere riproposta. L’alternativa sono le due punte, magari inserite in quel 3-5-2 che ogni tanto Italiano ha mandato in campo per difendere le vittorie di ‘corto muso‘. Vorrebbe dire Milenkovic, Quarta e Ranieri dietro, con Kayode e Biraghi (o Parisi) a tutta fascia. Arthur e Duncan in mediana, Bonaventura qualche metro più avanti e comunque alle spalle di Beltran e Nzola. Oggi un’ipotesi. Forse anche un azzardo? E’ un sistema che la squadra conosce, ma non bene come il 4-2-3-1. Cambiare in una partita da dentro o fuori potrebbe essere pericoloso. Come lo sarebbe però riproporre una versione totalmente abulica della Fiorentina modello primo tempo di Reggio Emilia.

Oggi il tema della discussione è questo. Perché è chiaro che sarebbe servito almeno un innesto là davanti già da sabato scorso. Ma ora la priorità è stringere i denti per andare avanti in Coppa Italia, un trofeo che è alla portata di tanti vista l’eliminazione dell’Inter. Poi certo, qualcuno arriverà. Ngonge resta ancora da chiudere, con 3-4 milioni che ballano tra domanda e offerta. La speranza è di portare un paio di volti nuovi in Arabia Saudita. Almeno lì.

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