Fiorentina, ora più che mai il mercato chiama

Il mercato di riparazione è un’occasione da non sprecare per una Fiorentina che ormai dovrebbe conoscere i limiti della rosa

Niente da fare, arrivi sul più bello e, per un motivo o per un altro, ti fermi. Non è la prima volta che capita, ma perdere proprio col Sassuolo, dopo tre vittorie cortomuso senza Gonzalez, lascia sicuramente un po’ di amaro in bocca. Scrive La Nazione.

Poteva essere l’occasione per consolidare il quarto posto e affrontare con maggior serenità i quarti di Coppa Italia, la gara di campionato con l’Udinese e le final four di Supercoppa. Peccato. Non è stata la solita Fiorentina, e questo lo dice già da solo il risultato. Nei primi 45 minuti è andata in scena una squadra molle come il campo del Mapei, senza idee, incapace di costruire, ma anche di difendere con la necessaria cattiveria. I limiti del gruppo, quei limiti che forse le ultime vittorie avevano un po’ nascosto, sono apparsi in tutta la loro evidenza.

Le assenze, insomma, si sono davvero fatte sentire. Meglio, molto meglio nel secondo tempo, quando Italiano ha tolto Arthur e Mandragora per inserire Duncan e Beltran. La squadra è cresciuta, ha ritrovato convinzione e cattiveria, ma il rigore sbagliato da Bonaventura e il gol di Quarta annullato dal Var gridano vendetta. Ed è proprio per questo motivo, perché il Sassuolo non è parso irresistibile e perchè non sempre è possibile vincere di cortomuso anche quando non sei al meglio, che la Fiorentina deve spingere forte, cercando di fare del mercato un’opportunità vera per migliorarsi ancora.

Non sfruttare l’occasione significherebbe portarsi dietro qualche rimpianto di troppo. E questo, visto il gran lavoro di Italiano, vista una classifica che ci vede comunque al quarto posto, sarebbe davvero imperdonabile. Anzi, ora più che mai, c’è la necessità di sostenere sia il tecnico che la squadra mettendoli in condizione di dare il meglio e di non avere alcuni tipo di alibi.