
Il giornalista: “Le ultime tre partite dei viola sono state un corso di sopravvivenza. L’anno scorso non le avrebbe vinte”
Il noto giornalista Paolo Condò è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno. Queste le sue dichiarazioni: “Certamente la Fiorentina compete per i primi 4 posti. Credo che la lotta Scudetto sia una corsa a due e che il Milan rimarrà la terza forza del campionato; le squadre che guardano al quarto posto si stanno un po’ alternando. Penso che tra quelle squadre la più forte sia il Napoli, che però sta perdendo terreno gara dopo gara e ora giocherà un mese senza Osimhen. A gennaio bisognerà avvantaggiarsi il più possibile sui partenopei, per prevenirne il rientro. I viola hanno una rosa più larga rispetto alle sue dirette rivali, ma ha qualche punta di diamate in meno”.
FIORENTINA. “Le ultime tre partite sono state un corso di sopravvivenza. Col Verona hai vinto non si sa come, però hai vinto; a Monza, non un campo facile, hai sfruttato la sciocchezza del portiere e ci hai costruito una partita in cui non hai rischiato nulla; col Torino hai fatto un match pari ma alla fine grazie a Ranieri hai messo la testa avanti. Queste sono cose che l’anno scorso non succedevano. Le grandi squadre devono avere tutto: un gioco codificato, delle individualità, del cinismo. La Fiorentina ha tanti giocatori e ha tante maniere di vincere”.
CENTRAVANTI. “I viola sono partiti col punto interrogativo nella posizione di centravanti e non l’ha ancora risolto, però Beltran ha reagito al suo punto più basso, ovvero quella brutta prova a San Siro contro il Milan. Certamente, se la Fiorentina avesse una grande individualità al centro dell’attacco avrebbe oggi 5-6 punti in più. Però la capacità di sopravvivere della Fiorentina è stata accentuata dal fatto di doversi inventare qualcosa in ogni partita”.
KAYODE. “Fa parte a pieno titolo del futuro del calcio italiano. Lui ha avuto la ‘fortuna’ dell’infortunio di Dodo e mi pare in fortissima crescita”.
ARTHUR. “Si è certamente rilanciato rispetto alla Juve, è quel tipo di giocatore per il quale non andrei a fare grandi affari all’estero, vista la fine delle agevolazioni fiscali del decreto crescita. In quella posizione di campo conviene investire su giocatori italiani”.

Di
Redazione LaViola.it