
Qualche accorgimento tattico c’è stato. Ma per il tecnico conta soprattutto il cambio d’atteggiamento di tanti nel gruppo
La Fiorentina ha artigliato il quarto posto in modo meritato, quando c’erano tutti i presupposti per perdere terreno prezioso rispetto alle concorrenti, scrive stamani La Nazione. L’infortunio di Gonzalez, poi quello di Bonaventura. Gli acciacchi diffusi di giocatori importanti come Arthur, Duncan e Quarta. Sembrava che i tanti impegni ravvicinati avessero presentato il conto all’improvviso. Invece no.
Il gruppo ha reagito. Da squadra vera. Non è passato inosservato il cambio d’atteggiamento di tanti interpreti. Certo, ci sono anche ragioni tattiche, ma per lo stesso Italiano sono meno importanti della voglia di aiutarsi in campo, di essere compatti e solidi. Poi si può parlare di un blocco difensivo più basso, della difesa a tre nei finali di gara per proteggere il vantaggio e di tante piccole modifiche nei movimenti e nelle posizioni. Si può parlare di un pizzico di fortuna e della crescita dei portieri. Serve tutto per stare lassù.

Di
Redazione LaViola.it