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Franchi, i lavori possono partire. Da gennaio interessata la Curva Ferrovia

Restyling Franchi

Nel caos quotidiano intorno al Franchi stanno per iniziare i lavori di restyling del Comunale e lo faranno a partire dalla Curva Fiesole

Il lavori di ristrutturazione dello stadio Franchi sono definitivamente aggiudicati al consorzio formato da Cobar di Bari e Sac di Roma, il raggruppamento temporaneo di imprese che nel bando chiuso a inizio dicembre ha presentato la migliore offerta. Il Comune di Firenze ha terminato la verifica della documentazione amministrativa (in conformità a quanto previsto dalle norme per interventi finanziati con Pnc e Pnrr) e, visto l’esito positivo, ha emesso il provvedimento. Scrive il Corriere Fiorentino.

Per consentire alle imprese di organizzarsi, vista l’importanza delle opere da realizzare (il corpo principale prevede un importo netto di € 90.039.618,356 più Iva), la consegna dei lavori dovrebbe avvenire in febbraio. Entro 5 giorni da ieri Palazzo Vecchio comunicherà ai partecipanti l’esito del bando e a quel punto ci saranno 45 giorni per stipulare il contratto. Ma, viste le norme, il lavori possono essere affidati anche in pendenza della firma dello stesso.

Già a gennaio altre ditte dovrebbero avviare gli interventi propedeutici

Si partirà con le demolizioni, in particolare dal vecchio tabellone segnapunti dietro la curva Ferrovia. Prima di procedere ad abbatterlo, una azienda di Firenze dovrà bonificarne l’interno dal guano di piccione, che rappresenta un rischio igienico-sanitario per gli operai che saranno impegnati nelle demolizioni: 11.468 euro il costo (7.930 di noleggio piattaforma aerea e 3.538 per la disinfestazione).

Queste sono le previsioni teoriche, ma per ora sul tavolo rimangono irrisolti due problemi. Il primo è che i fondi disponibili non consentono di completare tutti i lavori previsti dal progetto definitivo di ristrutturazione e il secondo nodo da sciogliere è, vista la volontà del Comune di iniziare le opere con le risorse disponibili, dove andrà a giocare la Fiorentina. Nella proroga per l’uso dello stadio Franchi per la stagione in corso, è stato sottoscritto tra club viola e Comune un accordo che prevede fino a tutto maggio la chiusura al pubblico della curva Ferrovia, ma che dal primo giugno l’intero stadio sia a disposizione delle ditte edili.

Palazzo Vecchio ricorrerà al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che ha respinto la richiesta di annullare il definanziamento di 55 milioni sul Franchi decretato dal governo. E ha avviato un procedimento, stanziando parte dei fondi necessari, per realizzare dove ora sorge l’impianto del rugby «Padovani» uno stadio per la serie A.

La Fiorentina, in questi mesi, ha reiteratamente sollevato dubbi. Auspicando che i lavori al Franchi inizino soltanto quando sarà pronto l’impianto temporaneo, senza però precisare se sarebbe disposta ad accollarsi parte dei costi di adeguamento.

Per le opere finanziate con risorse del Pnrr sono stabilite tappe non procrastinabili (l’aggiudicazione del bando doveva avvenire entro il 31 dicembre), i cantieri iniziare entro marzo 2024 e concludersi non oltre il 31 dicembre 2026. Nei giorni scorsi il sindaco Nardella spiegò di aver «inviato una lettera al ministro dello sport Andrea Abodi, ci sentiremo sicuramente in questi giorni — disse — e vedremo quale sarà l’esito. Confido in una collaborazione del governo su questo punto, perché dobbiamo conciliare l’esigenza di andare avanti con i lavori di ristrutturazione del Franchi e dall’altro l’esigenza della società e della squadra viola su dove giocare durante il periodo di ristrutturazione».

Da Roma per ora tutto tace, ma il caso del Franchi sarà uno dei temi della campagna elettorale per le elezioni del prossimo giugno.

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