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Arthur: “Lo stile di gioco di Italiano mi aiuta. Stagione decisiva per me. Futuro? Tutto può succedere”

Le parole del centrocampista brasiliano della Fiorentina: “Andare in terapia mi ha aiutato, ora continuità per tornare in Nazionale”

Intervistato dal giornale brasiliano UOL, Arthur ha parlato di passato, presente e futuro: “C’erano molte cose che facevo quotidianamente che non erano salutari e non me ne rendevo conto, non capivo perché. Ero sempre teso, negativo e andare in terapia mi ha aiutato. È importante, se potessi dare un consiglio a chi non lo fa, sarebbe: fallo”.

FIRENZE. “Sapevo che sarebbe stata una stagione decisiva per la mia carriera. Ero infortunato da un anno senza giocare. Quindi sapevamo che avremmo dovuto fare la scelta giusta. Italiano? È un allenatore a cui piace passare la palla, a terra, tra le linee, e queste sono alcune delle mie principali qualità. Questo rilascio della palla con qualità, passaggio tra le linee, penso che questo stile di gioco mi aiuti in un certo senso”.

BRASILE. “Questa sensazione di servire la Nazionale brasiliana è indescrivibile e sto lavorando per ritrovare quella sensazione, per indossare di nuovo la maglia. È stato un momento straordinario in Nazionale. Sappiamo che la competizione è enorme, ci sono tanti buoni giocatori, quindi la continuità sarebbe un fattore decisivo per provare a sognare di nuovo la Nazionale. Sapevo che per tornare nella squadra brasiliana avrei avuto bisogno di continuità, di belle partite, ed è per questo che ho scelto la Fiorentina. È una squadra che si adatta al mio stile di gioco, dove posso dimostrare il meglio del mio calcio, e questa continuità è molto importante”.

KLOPP AL LIVERPOOL.È stato il primo che ha sempre cercato di aiutarmi. Mi parlava sempre, quindi non sarei stato solo. Ho fatto fisioterapia durante gli allenamenti del gruppo, non avevo orari diversi, solo per potermi sentire parte del gruppo, e questo mi ha aiutato molto. Personalmente parlando, dal punto di vista umano, è un ragazzo fantastico, fantastico. In campo lo conosciamo già, è un mostro, uno dei migliori allenatori al mondo, ho imparato tantissimo. Anche se ho giocato poco al Liverpool, ho imparato molto: ogni allenamento che ho fatto con lui, con il gruppo, è stata un’esperienza formativa”.

PRESENTE. “Voglio fare una serie di partite, stare bene fisicamente, riportare la mia qualità tecnica in campo al massimo livello”.

FUTURO. “Non mi piace guardare troppo avanti, perché tutto può succedere. Ne sono la prova vivente: le cose cambiano molto velocemente, sia nel bene che nel male. Il calcio è quotidiano, in ogni partita si cambia la storia”.

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